Insomma, nel nuovo logo c’è in effetti tutto il senso che Carter Murray, da sei mesi global ceo di questo network, ha voluto imprimere come esordio della sua era. Avendo coinvolto le differenti sedi della sigla nel mondo, tra cui quella italiana, con Franco Ricchiuti e Fabio Teodori parte attiva del team.
In super sintesi la forza del saper voltare pagina, innovando nella solidità di una tradizione che fa storia. In nome della riuscita dell’integrazione worldwide da tempo in atto, della centralità voluta per la dimensione locale e della creatività (in merito vale la pena di riascoltare le parole di Sebastien Desclee, nuovo international president FCB), che deve essere sempre fulcro di qualsiasi area di attività, nell’interesse del cliente.