Youmark

Havas Media Group: l’integrazione si farà sempre più spinta, enfatizzando la specializzazione. La creatività alta è delle agenzie, ma le redini strategiche le ha il centro media, perché i contenuti variano in funzione dai touch point rilevanti per il singolo consumatore

Tanto che il futuro ipotizzato va verso l’unificazione del tutto, arricchito da competenze specializzate e all’insegna della semplificazione. Via peraltro già da 18 mesi intrapresa da Havas, accorpando le varie realtà nelle macro aree creative e media. Così è nata Havas Media Group, a capo di Havas Media e Arena (network di comunicazione media off e online), Havas Sports & Entertainment (brand engagement), e dei team di specialisti di DataInsight (market, brand & consumer consultancy, research & measurement), LuxHub (luxury & fashion communication), Ecselis (search, performance, affiliates, data & analytics, trading desk), Socialyse (social media strategies & community management), Mobext (mobile communication), HD&C (digital content solutions). Con il digitale integrato all’interno di ogni business.

Non a caso, Havas Media Group chiuderà questo 2013 con una crescita dei ricavi di oltre il 10% (220 i milioni di billing), guardando ancora più su il prossimo anno, atteso al +20%. Puntando su mobile e clienti locali.

Al microfono di youmark Isabelle Harvie – Watt, ceo & country manager, Havas Media Group, ci racconta cosa secondo lei significhi oggi essere un’agenzia media, esprimendo il suo parere sui temi più caldi del comparto, dalle gare alla remunerazione. (segue sotto)

Ricordando che la medesima è anche tra i candidati al consiglio direttivo Assocom, che questa sera proclamerà ufficialmente i suoi eletti.