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UNA annuncia i dati di media cost inflation relativi al 2021. I singoli mesi di fine anno hanno superato il 13%

UNA – Aziende della Comunicazione Unite – presenta i dati di media inflation relativi al 2021. Uno studio del Centro Studi UNA sulla base dei dati elaborati dal Media Hub di cui è portavoce Alessandra Giaquinta.

“Il 2021 ha visto il consolidarsi del lavoro svolto dal Media Hub e dal Tavolo tecnico dedicato da UNA alla Media Cost Inflation (MCI). Abbiamo proseguito e ulteriormente affinato la metodologia, già varata nel 2020, che prevede una mensilizzazione del dato, ponderato per gli investimenti del periodo. L’impatto della TUSMAR (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) sul mercato richiederà un ulteriore riadeguamento al mutato scenario. La tv ha guidato il fenomeno inflattivo con una magnitudo inaspettata nelle dimensioni e nella progressione sul finire dell’anno. Sebbene per i primi mesi il rimbalzo tecnico verso il periodo del lockdown 2020 fosse atteso non ne era prevedibile la dimensione: è sufficiente guardare i mesi di aprile e maggio per comprendere l’esponenzialità del fenomeno. La stessa dinamica si è riproposta negli ultimi mesi dell’anno: a fine luglio stimavamo un ultimo quarter ad inflation contenuta (+5.5) ma l’imprevedibile eccesso di domanda e unito all’effetto audience ha portato i singoli mesi della fine dell’anno a superare il 13%”, commenta nella nota Alessandra Giaquinta, portavoce UNA Media hub.

Quest’anno l’analisi è stata condotta a livello mensile per i mezzi off line e a livello trimestrale per i mezzi online. Lo studio fornisce anche il dato medio annuo per tutti i mezzi che è il risultato della ponderazione del dato mensile con le percentuali di investimento mensile del totale mercato pubblicitario.  I dati sono stati prodotti sulla base dei dati Nielsen AQX per i mezzi offline e sulla base di benchmark UNA per il mercato online.