Maurizio Catalfamo Direttore di Produzione di Espoworkr e socio di ARTEFICEGROUP sceglie Mahamadou Krubally, per noi Momo.
Il nostro gruppo, attraverso le sue 3 business units, Artefice People & Brand, Mad-e Packaging Ecosystem e Espoworkr Retail & Exhibit Factory offre servizi di consulenza di marca, che vanno dalla ideazione di un nuovo brand e arrivano al retail design, attraverso il nostro metodo di lavoro e un processo che comprende lo studio, la progettazione, la realizzazione e l’installazione in store.
Il talento di cui vogliamo parlare oggi lavora in Espoworkr e rappresenta quella parte ‘fattiva’, realizzativa, che è fondamentale quando si parla di comunicazione e di esperienza di marca nel retail.
Perché hai scelto Mahamadou?
Momo viene da lontano (Gambia) ed è arrivato in Italia quando aveva 16 anni, dopo un lungo viaggio ed ha iniziato a lavorare con noi grazie ad uno stage organizzato in collaborazione con l’associazione che lo aveva accolto al suo arrivo. Momo fin dall’inizio si è impegnato tantissimo ad imparare tutto quello che poteva e adesso è parte integrante della struttura. Nel nostro lavoro di realizzazione e di installazione di spazi espositivi c’è bisogno di grande precisione, di un’attenzione al dettaglio quasi spasmodica e soprattutto c’è bisogno di una capacità di sapersi adattare e trovare soluzioni in modo veloce a situazioni impreviste e Momo ben presto ha mostrato queste capacità, oltre ad una gran voglia di imparare.
Momo, come Maurizio e il contesto in cui operi permettono di far esplodere, se lo fanno, le tue potenzialità?
Prima di tutto perché Maurizio ha fiducia in me e poi perché quando sbaglio non mi dice che ho sbagliato ma mi spiega perché ho sbagliato. Quello che ho imparato e imparo ogni giorno lo devo proprio a questo: al fatto che prima di spiegarmi come fare una cosa mi spiegano il perché.
Maurizio, quanto conta saper far crescere potenziali leader?
Per la tipologia del mio lavoro che si occupa di realizzare quello che il cliente può toccare con mano, avere delle persone di cui mi posso fidare e a cui posso delegare quel momento delicato che è, per esempio, l’installazione nei punti vendita dei materiali realizzati è fondamentale. Si tratta non solo di avere buone capacità operative, ma anche la capacità di saper relazionarsi con il cliente o con le altre maestranze che lavorano al progetto con professionalità, educazione e gentilezza. Formare persone che hanno voglia di andare aldilà della propria competenza e che si pongano come problem solver è fondamentale per il nostro lavoro.
Momo: Hai un preciso piano professionale in testa?
Ho solo 21 anni ed ho ancora tanto da imparare! Il mio sogno in questo momento è quello di occuparmi un giorno anche della parte di progettazione oltre che di quella realizzativa del lavoro.
Sarà un successo se…
Maurizio: è già stato un successo perché ci siamo dati un’opportunità a vicenda. Noi a Momo abbiamo dato la possibilità di imparare un mestiere e di costruirsi un futuro e Momo a noi ha dato il suo entusiasmo giovanile la sua voglia di imparare oltre a “ricordarci” che il lavoro ha un valore etico. Solo chi ha veramente voglia di riuscire e di impegnarsi riesce a cogliere le opportunità che la vita offre.
La comunicazione e tutte le professionalità che ruotano attorno a questa industry sono ancora allettanti per i giovani?
Maurizio: Credo che il mutuo processo di apprendimento sia la chiave per rendere il nostro lavoro ancora allettante per i giovani. Io personalmente metto a disposizione tutto ciò che ho appreso sul campo, attraverso l’esperienza in questi anni, e dall’altro lato sono aperto a nuovi punti di vista e nuove prospettive.
Momo: Sicuramente si! Questa esperienza mi sta aiutando a tirare fuori e a formare il mio ‘talento’ ed è davvero una grande opportunità.
Cosa augurate all’industry della comunicazione e come consigliate al sistema di muoversi per realizzare l’augurio?
Maurizio: di saper riconoscere e valorizzare l’intero processo creativo, progettuale e realizzativo. ArteficeGroup è nata proprio con questa peculiarità e cioè la capacità di unire grandi doti creative ad una grande capacità di realizzarle. Non c’è mai stato un progetto presentato al cliente che non fosse realizzabile così come veniva proposto. Credo sia davvero importante trasferire questo valore sia all’interno del nostro mondo, sia nei confronti dei clienti.
Mahamadou: Sono ancora all’inizio del mio percorso per cui il mio augurio è quello di poter continuare a crescere in un settore che lascia ampio spazio allo sviluppo dei talenti individuali e al tempo stesso enfatizza l’importanza del lavoro in team.
Quanto conta la rilevanza e qual è il modello di business- organizzativo, lo stile di direzione, lo stile di leadership, ma anche i tipi di realtà che più permettono al team di esprimere lavori rilevanti?
Maurizio: credo che trovare il giusto punto di equilibrio tra dare una direzione precisa al lavoro e delegare all’autonomia del team sia la chiave per ottenere buoni risultati. Il mio ruolo, anche in qualità di socio del gruppo, è sicuramente quello di occuparmi di tutti gli aspetti organizzativi e pratici della gestione di una società e dei progetti ma, essendo anche molto operativo, è importante per me mettere in condizione il team di saper affrontare e risolvere i problemi e gli imprevisti che si presentano continuamente nella quotidianità del nostro lavoro. Essere capaci di capire fin dove “guidare” e quando lasciare piena autonomia credo sia il segreto di un lavoro soddisfacente per tutti.
Maurizio, qual è il consiglio che senti di dare ai giovani che vogliono emergere?
Di impegnarsi, di essere tenaci, caparbi, di affrontare le difficoltà come delle sfide da risolvere. Di imparare prima ad analizzare bene tutti gli aspetti di un progetto per essere pronti poi a realizzarlo nel miglior modo possibile. E, fondamentale, di amare il proprio lavoro.
Mahamadou, e ai leader per attrarre i giovani e farli emergere?
Di farci capire ciò che stiamo facendo e il perché lo stiamo facendo, di essere un buon esempio.