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Un sistema che non crea nuovi potenziali leader non ha futuro. Chi sono i migliori talenti del vostro team? Mauro Miglioranzi, Ceo e fondatore Coo’ee Italia, sceglie Niccolò Gatto “per la curiosità, l’ironia e l’euforia. Tre abilità particolari, ma fondamentali per essere affamati di creatività”

Mauro Miglioranzi e Niccolò Gatto

Lo diciamo sempre, l’importanza del coltivare il talento. L’innovazione, lo sviluppo, la crescita sono sempre frutto di alchimie che si creano all’interno delle dinamiche di gruppo, fra talenti che interagiscono capitanati da un ‘leader’ che sa indirizzare i loro sforzi grazie a competenza ed esperienza. Ed è importante farli conoscere, dare loro spazio per esprimersi contagiando virtuosamente il sistema. Anche perché, come già sostenuto nel titolo, un sistema che non crea nuovi potenziali leader non ha futuro.

Mauro Miglioranzi, Ceo e fondatore COO’EE ITALIA, presenta Niccolò Gatto, Copywriter.

Mauro, perché proprio Niccolò, cos’ha di speciale?

La curiosità, l’ironia e l’euforia. Tre abilità particolari, ma fondamentali per essere sempre affamati di creatività: quello che cerco nei miei collaboratori. Essere curiosi vuol dire non voler mai smettere di guardare oltre, di esplorare ogni idea, farlo con ironia significa saper sempre trovare il lato leggero della vita, mentre l’euforia è quell’entusiasmo che ci fa affrontare ogni sfida come se fosse la prima volta.

Nicolò, come Mauro e il contesto in cui operi permettono di far esplodere, se lo fanno, le tue potenzialità?

Sicuramente il contesto in cui il mio boss mi ha introdotto gioca un ruolo fondamentale: un team giovane, fresco, pieno di idee, un ufficio in cui mi sento sempre a casa e in buona compagnia, e non ultimi tutti i progetti di valore che mi permettono di prendere tante direzioni, di esprimere la mia creatività in totale sinergia e armonia con l’ambiente che mi circonda. Non potrebbe esserci modo migliore per coltivare la creatività.

Mauro, quanto conta saper far crescere nuovi potenziali leader?

È il lato umano del lavoro: mi permette di misurarmi costantemente con persone molto diverse tra loro. Una sfida continua che può regalare delusioni e soddisfazioni, ma ti lascia sempre dentro l’impronta di una persona, quella dimensione personale che rimane e che a volte ci cambia. Trovare qualcuno con la stessa visione è quasi impossibile, ma trovare dei punti di incontro nelle visioni degli altri è un ottimo punto di partenza per migliorare.

Niccolò, hai un preciso piano professionale in testa?

È sempre tutto in evoluzione, ma il mio spirito critico mi porta a voler guidare un progetto nella sua interezza e nella sua complessità, quindi la direzione creativa in fase di realizzazione è sicuramente una skill che vorrei acquisire e rinforzare. Sono copy di estrazione, ma l’esperienza e il lavoro ti rendono consapevole che un’abilità può essere un punto di partenza e può sprigionare nuove consapevolezze.

Sarà un successo se…?

Mauro: se capiamo che non possiamo cambiare gli altri, ma lavorare su noi stessi per comprenderli.

Niccolò: se la soddisfazione ripaga gli sforzi e se c’è sempre la voglia di fare di più.

La comunicazione e tutte le professionalità che attorno a questa industry ruotano sono ancora allettanti per i giovani?

Mauro: più che allettanti, stanno cambiando proprio in funzione dei giovani e grazie alla loro impronta. Aiutiamoli, imparando a nostra volta, a tracciare una strada e lasciamoli liberi di percorrerla.

Niccolò: sicuramente! A volte la comunicazione sembra davvero un grande parco giochi, in senso buono. Ci sono così tante cose, persone, professioni e contesti da esplorare che niente potrà mai restare fermo. Viviamo, ci muoviamo e creiamo.

Cosa augurate all’industry della comunicazione e come consigliate al sistema di muoversi per realizzare l’augurio?

Mauro: stabilità e sicurezza, e il mio consiglio è di difendere sempre il lavoro dei creativi, tutelarlo ed essere pronti a riconoscerne il valore quando invece si tende a ignorarlo.

Niccolò: l’augurio non può che essere quello di creare tanto lavoro, di offrire sicurezza e di trasmettere fiducia, soprattutto in questo momento difficile. Anch’io credo che la tutela del lavoro creativo sia un argomento da sottolineare e approfondire. Le idee hanno sempre un valore.

Quanto conta la rilevanza e qual è il modello di business – organizzativo, lo stile di direzione, lo stile di leadership, ma anche i tipi di realtà che più permettono al team di esprimere lavori rilevanti?

Mauro: è importante creare le condizioni migliori per far sì che il lavoro possa essere svolto in libertà e in sintonia, non solo a livello creativo ma proprio a livello organizzativo. In questo senso il mio ruolo ha il compito di creare queste condizioni dovendo contemporaneamente confrontarmi con i risvolti pratici del fare impresa: far quadrare i conti, fare attenzione ai procedimenti burocratici e più in generale essere rispettoso del lavoro.

Niccolò: personalmente credo molto nella libertà creativa, di visione e di approccio. Quando si è liberi o si viene messi nelle condizioni di esprimere pienamente la creatività allora non può che generarsi del valore.

Mauro, qual è il consiglio che senti di dare ai giovani che vogliono emergere?

Non abbiate paura di osare, volate sempre alto con la testa, ma i piedi teneteli ben saldi per terra.

Niccolò, e ai leader per attrarre giovani e farli emergere?

Il consiglio è di farci sentire protagonisti del mondo che stiamo costruendo, di darci la giusta dose di soddisfazione per quello che facciamo, e a volte anche di fare un passo indietro, ma solo per prendere la rincorsa.

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