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Me Too della pubblicità: Tania Loschi, Giulia Mandalà, Sara Rruga Dervishi, Linda Codognesi e Zahra Abdullahi fondano Re:B, Collettivo di Pubblicitariə per un ‘Settore ‘Inclusivo e Libero da Molestie’

Il suo nome è noto certamente ai più che hanno seguito le vicende del così detto Me Too delle agenzie di pubblicità. Tania Loschi, infatti, ne è stata protagonista, accendendo la miccia delle denunce.

Oggi si dice orgogliosa nell’annunciare, insieme ad altre quattro vittime di molestiə , la nascita di Re:B, collettivo che ha per mission il “rendere i luoghi di lavoro delle agenzie pubblicitarie liberi da ogni tipo di discriminazione di genere, in particolare molestie e abusi”.

Dicendosi non rappresentate da quanto oggi esiste, “è tempo di sradicare la cultura tossica, discriminatoria e sessista dall’interno del settore pubblicitario e non accetteremo più scuse e giustificazioni”, con Re:B le 5 founder vogliono dimostrare che un’alternativa è possibile.

Di qui il manifesto basato su tre pilastri: REBELLION, REBUILDING e REBOOTING, promuovendo azioni e prese di coscienza che sono certe porteranno a un cambiamento reale.

“Ribellarsi per ricostruire e riavviare un sistema che ne ha un urgente bisogno. Per raggiungere i nostri obiettivi, intendiamo da voce alle esperienze di molestie e abusi per mettere in luce un problema che richiede una soluzione immediata, ma non solo. Offriremo spazi di ascolto e supporto legale, servizi di valore per vittime e alleati. Cercheremo inoltre di instaurare un dialogo diretto e onesto con gli enti di vertice del settore pubblicitario italiano, educandole sul problema e cercando soluzioni per eradicarlo insieme.Crediamo che solo attraverso un approccio basato sull’autenticità, sul dialogo aperto e sulla presa di coscienza e responsabilità si possano davvero creare connessioni profonde che valorizzino le esperienze di tuttə”.

Re:B vuole essere anello di congiunzione tra professionisti di settore, agenzie, vittime, colpevoli, alleati, enti ed associazioni del settore pubblicitario. E invita tutti a unirsi.

IN DATA 12 LUGLIO 2023 A SEGUITO DELLA NOTIZIA SOPRA RIPORTATA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE RETTIFICA:

Buona sera redazione,

Vi scrivo in merito a questo articolo uscito sul vostro sito.
Ringraziandovi per lo spazio che ci avete dedicato vi chiediamo però delle correzioni:
I fonder di Re:B non sono tutti vittime. 
“Oggi si dice orgogliosa nell’annunciare, insieme ad altre quattro vittime di molestiə”
Molestie rimane molestie è una parola femminile.
Inoltre, i nostri fonder non si identificano tutti come donne, quindi vi chiediamo di utilizzare il maschile plurale o quando possibile forme non binarie.
 
Grazie mille, buona serata e buon lavoro 
 
Re:B