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Una giornalista su due ritiene che non sono state attuate azioni concrete per migliorare il livello di parità di genere all’interno della redazione, lo dice l’indagine realizzata da L45 e presentata a WXI

Il dato emerge da una ricerca sul tema del gender gap all’interno del panorama mediatico italiano, Troppo poche: il Gender Gap nel mondo dell’informazione e dei media in Italia,  realizzata dall’agenzia di corporate relation L45. La survey, condotta nel corso del 2022 mediante interviste a centinaia di giornalisti italiani, è stata presentata in anteprima nel corso della seconda edizione di WomenX Impact, l’evento internazionale dedicato alla leadership femminile

Il punto di partenza della survey è il riscontrato squilibrio di genere ai vertici delle principali testate italiane. I direttori dei quotidiani italiani sono infatti 86% uomini, mentre le donne sono solo il 14%. Alla direzione dei settimanali italiani, troviamo il 77% uomini e il 23% donne. Per quanto riguarda i mensili, i direttori sono 63% uomini e 37% donne.

Dai risultati della survey è emerso che la maggior parte dei giornalisti intervistati (44,3%) pensa che il giornalismo sia particolarmente indietro verso i cambiamenti della società, e quindi verso il tema della parità di genere e della Diversity & Inclusion. Il 37,7% dei giornalisti afferma infatti che il tema della parità di genere sia poco sentito nella redazione. Il 46,2% dei giornalisti conferma che non sono state attuate azioni concrete per migliorare il livello di parità di genere all’interno della redazione. Il 68,9% degli intervistati pensa che il tema della Diversity & Inclusion sia un tema importante e sarà sempre più trattato in futuro. Il 49,1% dei giornalisti crede che il livello di parità di genere raggiunto all’interno della redazione possa influenzare la sensibilità con cui il tema di Diversity & Inclusion viene trattato dalla testata. La quasi totalità dei giornalisti (85,8%) pensa che lavorando sulla cultura aziendale in maniera strutturata si risolverebbe il gender gap nel mondo dell’informazione. Il 34% degli intervistati pensa che all’interno della redazione ci sia un gap salariale a parità di livello tra persone di genere diverso. Infine, il 56,6% dei partecipanti alla ricerca pensa che la scarsa parità di genere rappresenti un problema per il settore dell’informazione.

Nella realizzazione della survey è emersa anche una maggior disponibilità di giornalista donne nel rispondere alle domande. Inoltre, sono state più le giornaliste donne, rispetto agli uomini, ad interessarsi al tema e ad aggiungere spunti di riflessione significativi. I dati sulle principali testate italiane (fonte: Prima Comunicazione, febbraio 2022) confermano uno squilibrio tra uomini e donne ai vertici delle redazioni, supportato anche dalle risposte della maggior parte dei giornalisti intervistati.

Come agenzia di media relation e online reputation, L45 – corporate relations entra quotidianamente a contatto con i giornalisti, spiega nella nota Simone Guzzardi, Partner e Managing Director: “Mancava uno studio che fotografasse il fenomeno del gender gap dal punto di vista dei giornalisti. Con questa ricerca abbiamo voluto indagare la parità di genere nel mondo dell’informazione e dei media, e sulla base dei dati raccolti, abbiamo ricavato interessanti spunti di riflessione. Quello che abbiamo sotto gli occhi è che c’è ancora molto da fare per assicurare una maggiore parità di genere e maggiore attenzione al tema della Diversity & Inclusion all’interno delle redazioni giornalistiche italiane. Il ruolo delle agenzie e delle aziende come interlocutori e investitori dei media può rivelarsi fondamentale per creare un circolo virtuoso nel settore e accelerare la svolta”.