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#iorestoacasa, salvaguardando l’ambiente. Da RenOils un vademecum per smaltire correttamente l’olio esausto con cui cuciniamo

Gli italiani sono chiusi in casa a causa del Covid 19 e ovviamente si cucina di più, per necessità e anche per diletto. Ma che fine fa l’olio utilizzato per cucinare o per friggere? Purtroppo per la maggior parte finisce nel lavandino o nello scarico del bagno, quindi nel sistema fognario, andando a creare diversi problemi. Non tutti sanno, infatti, che l’olio esausto è altamente inquinante.

RenOils, Consorzio giovane, senza scopo di lucro, che si occupa di aumentare ed efficientare la raccolta di oli e grassi alimentari esausti e il recupero ai fini ambientali, ha stilato un vademecum per smaltire correttamente l’olio che consumiamo nelle nostre cucine:

  1. non gettare l’olio nel lavandino o nello scarico del bagno perché finisce nel sistema fognario delle città e, essendo l’olio altamente inquinante, altera la corretta depurazione delle acque, l’efficienza dei depuratori con conseguente aumento dei costi di gestione e di manutenzione degli impianti. La depurazione delle acque inquinate richiede costi quantificabili in 1,10 euro al kg ed è a carico dei cittadini;
  1. inserire l’olio esausto in un contenitore ad hoc da tenere in casa finché non è pieno – consigliamo di usare un contenitore di plastica spessa e con un collo largo per facilitare il travaso da padelle e pentole (ad esempio le bottiglie dei succhi di frutta o il contenitore del detersivo liquido per la lavatrice);
  2. una volta pieno, il contenitore scelto va portato all’isola ecologica più vicina a casa oppure l’olio esausto va buttato in appositi raccoglitori presenti nei Comuni di residenza.

Oltre ai danni al sistema fognario, il rifiuto da oli e grassi vegetali e animali, pur essendo catalogato come non pericoloso, presenta delle criticità se non smaltito correttamente:

  • rende sterile il terreno su cui viene versato
  • se versato in acque superficiali forma un’estesa pellicola impermeabile impedendo alla flora e alla fauna acquatica lo scambio di ossigeno acqua-aria causandone la morte;
  • versato in falde acquifere profonde, ne compromette la potabilità.