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Gruppo WPP: WPP non è più agenzia sopra le agenzie, non più ‘a capo’, ma ‘a servizio’, facilitatore del business delle diverse sigle. In ottica sistemica e trasversale garantendo l’ottimizzazione delle performance pro servizio al cliente. La comunicazione torna centrale. Che sia commerciale o istituzionale, contestualizza la purpose dei brand

Massimo Beduschi, Chairman WPP Italia, e Simona Maggini, Country Manager WPP Italia

E’ il cambio di visione coralmente raccontato da Simona Maggini e Massimo Beduschi, rispettivamente Country Manager e Chairman WPP Italia, nell’incontro stampa che lo scorso venerdì è seguito alla mattinata della nona edizione del Forum.

Una visione di sostanza, un percorso intrapreso dal Gruppo a livello global, pro efficientamento, ma anche qualità. Dalla partecipazione alle gare (invocate quale flagello per i costi che implicano) all’esaustività dei servizi offerti, volendo razionalizzare le voci di spesa, non solo in ottica ‘risparmio’ in bilancio, ma anche investimento, liberando risorse per nuovi talenti e tecnologia. Già attivo il leadership team costituito da 14 Ceo delle diverse agenzie, ognuno con delega a uno specifico tema, dal media alle rp, al digital, e il Creative Council costituito dai direttori creativi esecutivi delle diverse sigle.

Annunciato per fine settembre 2021 il trasloco nel Campus. Contrariamente alle ipotesi, riguarderà contestualmente tutte le realtà del Gruppo, garantendo al medesimo il primato di concentrazione in un unico Village nel nostro Paese.

In quanto al mercato, i suoi numeri WPP li aveva già dati, una forchetta che vede il 2020 chiudere con investimenti tra il -10% e il -13%, a seconda di come si comporterà l’ultimo trimestre, ancora alle prese con un’emergenza Coronavirus che potrebbe annullare la buona performance dei tre mesi precedenti.

Non si parla, invece, delle cifre relative allo specifico del Gruppo, seppur Massimo Beduschi si sbilanci con un “meglio delle aspettative”. “Merito – gli fa eco Simona Maggini – del new business (da Fondazione Milano Cortina a Whirpool, a Walgreens Boots Alliance) e dell’ottimizzazione dei costi, che non si traduce in tagli, ma in ragionamenti strategici delle singole voci di spesa, così da ricavare risorse per l’acquisizione di nuovi talenti e per tecnologia”.