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Generazione Burnout? I Millennial e la difficoltà di affrontare lo stress

Ecco cosa e perché succede, spiegato nell’articolo pubblicato su SIAMOMINE, il magazine a cura di MINE STUDIO, che vi invitiamo a leggere e di cui riportiamo qui una sintesi.

Che cos’è la Generazione Burnout?

Il burnout è ‘un collasso fisico o mentale causato dallo stress o dal troppo lavoro’ e riguarda soprattutto la generazione dei millennials.

A differenza dell’esaurimento, a cui è comunque collegato, il burnout non comporta necessariamente l’incapacità di portare avanti ciò che si deve fare; significa più che altro essere esausti, stravolti, ma riuscire comunque – in qualche modo – a fare ciò che va fatto.

Il 39,54% dei millennial italiani sostiene di star affrontando o aver affrontato un burnout, seguiti dal 25,62% dei membri della generazione X e il 15,32% dei boomer.

Quando l’iPhone ha fatto la sua comparsa nel 2007, tra i vari slogan elaborati da Steve Jobs e colleghi c’erano: Questo cambia tutto, Apple reinventa il telefono, È solo l’inizio, ecc. ecc. Nessuno slogan diceva ‘adesso potrete lavorare molto di più’. Eppure è proprio la nostra vita lavorativa a essere stata enormemente colpita dall’avvento degli smartphone. Secondo una ricerca del Center for Creative Leadership, chi utilizza lo smartphone anche come strumento professionale rimane in qualche modo connesso al suo lavoro per 13,5 ore al giorno. Più o meno tutto il tempo in cui si è svegli esclusi i pasti. Un eccesso di lavoro causato dal fiume di notifiche (mail, Messenger, WhatsApp, sistemi di gestione come Trello o Slack) che ci inonda da appena svegli e ancora a letto fino a sera inoltrata; tracimando anche nei weekend.