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Domande tra il serio e il faceto per creativi contemporanei. Luca Pannese, SMALL. Sono un insensato. Nei reparti creativi ci vuole resilienza. Ceo da sogno? Tony Stark. Tra i social eliminerei Tik Tok

Dovendo usare una cosa, un animale, un luogo per descriverti, quale?

“Ne ho due: lo skateboard e una cintura nera”.

Cannes è ancora il non plus ultra della creatività in comunicazione, o sei d’accordo tocchi al Ces?

“Cannes”.

Che tipo di creativo sei?

“Insensato”.

Caffè, cappuccino, the o centrifuga?

“Cappuccino”.

Meglio vincere o partecipare?

“Vincere”.

Nei reparti creativi oggi manca?

“La resilienza”.

L’era in cui vorresti rinascere?

“L’antica Roma”.

ll brand per cui lavoreresti gratis?

“Pixar”.

Il social che elimineresti?

“Tik Tok, ci sto mettendo troppo a capirlo”.

Film preferito?

“Matrix”.

L’ad da sogno?

“Tony Stark”.

Network o indipendente?

“Questa è difficile…”.

Se creatività è la creatività, ossia femminile, ha un senso?

“Ha senso dall’inizio dei tempi”.

La cosa che proprio non ti va giù?

“Il bullismo nel posto di lavoro”.

Nei panni di chi cambieresti di più il mondo?

“Un bambino”.

Cosa di piace di più di te e cosa detesti?

“Sono sensibile, ma sono troppo sensibile”.

Quanto conta quello che si è nel lavoro che si produce?

“Al 101%”.

La domanda più stupida di quelle che ti ho fatto?

“Quella sul network”.