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Baglietto comunica con la cultura e crea il Nautical Micro Museum, spazio itinerante per dare sintesi all’heritage del brand. A vincere il relativo contest lo studio Zecler con il progetto del giovane francese Boris Hilderal

Avendo avuto la meglio nel concorso, gestito da YAC (Young Architects Competitions) in collaborazione con l’Università di Genova, cui avevano partecipato oltre 100 progetti da tutto il mondo.

Quattro container di 12 metri lineari per raccontare quasi 170 anni di storia, un presente d’eccellenza e un futuro all’insegna dell’innovazione sostenibile di una delle icone italiane della nautica mondiale, celebrata in tutto il mondo.

Un progetto lontano dalla semplice logica archivistica ed espositiva che caratterizza gran parte dei musei d’impresa. Anche la scelta dei container non è casuale. Così come l’azienda è in moto perpetuo per quanto riguarda l’innovazione tecnologica e stilistica, anche la ‘casa’ che ne ospita la memoria e la visione, deve potersi muovere e raggiungere agevolmente i quattro angoli del pianeta, esattamente come le imbarcazioni che costruisce.

Uno spazio multimediale, ricco delle più differenti strategie narrative, attraverso tecniche di ‘edutainment’ e al fine di delineare uno storytelling fortemente esperienziale.

L’iniziativa rientra in un percorso più generale di recupero e valorizzazione dell’heritage Baglietto, già avviato con il lancio della nuova campagna istituzionale. Obiettivo, raggiungere i giovani, oltre i già estimatori del brand.

Ne parliamo con Raffaella Daino, Head of Marketing e Communication Baglietto.

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