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The Fool analizza, in esclusiva per l’Italia, i dati elaborati da GlobalWebIndex sulla percezione del Covid-19 in Italia e nel mondo

Matteo Flora, Fondatore The Fool

The Fool ha analizzato e diffuso oggi, in esclusiva per l’Italia, i dati elaborati da GlobalWebIndex sul cambiamento della percezione e delle abitudini degli utenti internet, mettendo il rapporto a disposizione di tutti in modalità gratuita.

Le statistiche si riferiscono al mese di marzo e si basano su un campione di oltre mille utenti di età compresa tra 16 e 64 anni, mentre i paesi coinvolti sono stati: Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Filippine, Singapore, Sudafrica, Spagna, UK e USA.

Le evidenze più rilevanti, su scala globale, indicano che la preoccupazione rispecchia lo stato di avanzamento del contagio all’interno della nazione di appartenenza: così in Cina solamente il 25% si dichiara estremamente preoccupato per la situazione nel proprio paese, percentuale che invece raddoppia in Francia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti (oscillazione tra il 50 e il 60%). Ma è forse lo scenario economico a destare le maggiori inquietudini, il 30% degli utenti ritiene infatti che il Covid-19 avrà un impatto drammatico sulle proprie finanze, arrivando fino al 75% per l’economia del proprio paese e all’85% in relazione all’economia globale. Altissime aspettative, infine, sul fatto che i social media possano guidare verso informazioni autorevoli, ben 2 utenti internet su 3 al mondo, infatti, vorrebbero che i social media riuscissero a filtrare la diffusione di Fake News.

L’analisi si focalizza sullo scenario italiano, dove il 60% si dichiara estremamente preoccupato dall’attuale situazione all’interno del Paese, con un livello di allerta leggermente inferiore nella fascia tra i 25 e i 34 anni. Gli italiani non si aspettano che l’epidemia finisca presto, un utente su quattro ritiene che il coronavirus durerà sei mesi o più in Italia, mentre un terzo dei consumatori digitali pensa che il contagio durerà altri due o tre mesi. Da evidenziare un forte ottimismo circa la capacità dell’Italia di superare il contagio, superiore al 50% degli utenti internet, e un alto consenso nei confronti dell’operato del Governo italiano, con l’80% che approva la gestione dell’emergenza.

Gli utenti internet si dichiarano soddisfatti del livello di informazione sul coronavirus, guardando diversi telegiornali e con maggior frequenza (35%), passando molto tempo sulle piattaforme di messaggistica e aumentando la fruizione degli show in streaming e dei social network. Di fronte all’impossibilità di fare acquisti e al desiderio di farli come prima azione a emergenza finita (35%), il 37% dei consumatori digitali ha deciso di posticipare le vacanze già programmate. Per quanto riguarda, invece, gli eventi sportivi, il 74% concorda con la decisione di posticiparli, mentre il 33% degli utenti italiani vorrebbe assistere a un concerto da casa.

Infine, è il futuro dell’economia a generare la più grande incertezza negli italiani. Una persona su cinque non sa dire cosa accadrà in futuro, così se i più giovani ritengono che l’impatto sarà limitato, la fascia d’età tra i 35 e i 54 anni crede che l’impatto sarà drammatico.

“Sia GloablWebIndex sia The Fool hanno deciso di mettere a disposizione i dati e le analisi in forma completamente gratuita e aperta, proprio per evitare qualsiasi forma di marketing su un tema così sensibile e su uno studio così rilevante”, commenta nella nota Matteo Flora, Fondatore di The Fool. “Ogni dato di GlobalWebIndex è accessibile anche nella versione free della piattaforma e ogni analisi di The Fool viene rilasciata ed è scaricabile senza nessuna registrazione necessaria. Questo perché sia in The Fool che in GlobalWebIndex crediamo che, dato il ruolo professionale di aiutare le aziende a prendere decisioni basate sui dati, sia nostro preciso dovere cercare di aiutare quante più aziende possibili ad attraversare la crisi. In questo senso voglio evidenziare il fatto che un’azienda come GlobalWebIndex, ovvero il più grande studio al mondo sulle abitudini digitali dei consumatori, abbia deciso di dare accesso gratuito ai dati di un’indagine fatta su 11 paesi è davvero un evento senza precedenti”.