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Retail Media e CTV, due aree con un grande potenziale nella seconda metà del 2022. Le previsioni di LiveRamp

Negli ultimi anni la crescente rilevanza assunta dalla raccolta e dal trattamento dei dati personali, i continui progressi tecnologici e i nuovi strumenti immessi sul mercato hanno portato i marketer a sperimentare differenti strategie per monetizzare le loro campagne, pur garantendo la massima privacy. Ma come affrontare al meglio questa continua evoluzione? LiveRamp, piattaforma di connettività dei dati, ha individuato le maggiori tendenze  e le aree con maggior potenziale del futuro a breve termine del marketing digitale.

Protezione della privacy: aziende al servizio della volontà del consumatore

Mentre la protezione della privacy rimane una priorità normativa, l’evoluzione delle preferenze dei consumatori guida la necessità di garantire dati neutrali e sicuri. Di conseguenza, soluzioni di data collaboration in grado di assicurare il corretto trattamento dei dati sono, e saranno, le priorità. Alle aziende è oggi richiesto di abbracciare e sostenere, sia nella lettera sia nello spirito, le leggi sulla privacy e l’etica nel trattamento dei dati.

Proprio questa nuova mentalità rafforzerà le tendenze in atto del digital marketing: la Data Clean Room sarà una parte fondamentale per rispondere a tali richieste di sicurezza dei dati e privacy. Con la crescente importanza dei dati di prima parte, i marketer hanno iniziato a collaborare con i partner in ecosistemi chiusi per comprendere meglio il comportamento dei clienti e i risultati di business.

“Le Data Clean Room stanno diventando sempre più uno strumento di grande importanza per gli esperti del settore. Al tempo stesso, per garantire che i dati di prima parte possano essere utilizzati in modo sicuro, la privacy technology e la pseudonimizzazione degli identificatori stanno diventando elementi sempre più importanti”, afferma in una nota LiveRamp.

La crescita dei retail media

Per i prossimi mesi, LiveRamp anticipa una crescita vertiginosa dei retail media, spinta da nuovi approcci e modelli adoperati nell’industria dei beni di largo consumo. Il settore FMCG è più che mai prossimo ad abbattere i silos di dati che lo hanno ostacolato, poiché sempre più consapevole del valore dei dati in suo possesso e delle opzioni per utilizzarli al meglio.

Attualmente la grande distribuzione organizzata è caratterizzata da mercati dominati da pochi attori principali, per esempio Carrefour nell’UE, Target negli Stati Uniti o Woolworth’s in Australia. Quando l’industria dei beni di largo consumo cercherà delle partnership, guarderà alla grande distribuzione come i futuri walled garden, poiché la loro collaborazione avrà una portata globale. Il settore retail, a sua volta, dovrà garantire interoperabilità su scala globale per aiutare i brand FMCG a collaborare su set di dati, implementare strategie multicanale e monitorare continuamente l’efficacia dei loro investimenti di marketing.

CTV e Addressable TV decolleranno nei prossimi mesi

Gli investimenti pubblicitari su TV connesse (CTV) e Addressable TV advertising (pubblicità indirizzabile e personalizzata) continueranno a crescere, spinti da una maggiore adozione di infrastrutture di identità e collaborazione sui dati. La spesa in CTV sta battendo nuovi record di ascolti mese dopo mese ma, a oggi, i marketer non riescono ancora a trarre il giusto valore per il loro inventario, specialmente per i contenuti premium.

“Il 2022 sarà l’anno in cui le CTV finalmente si evolveranno e la pubblicità diventerà veramente indirizzabile, poiché gli inserzionisti stessi evolveranno con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico con modi nuovi e significativi”, prevede LiveRamp.

Oggi l’addressable TV advertising è ancora un mercato pubblicitario immaturo su larga scala, per esempio, molti acquisti pubblicitari su CTV sono effettuati su base demografica e non su Big Data. Al tempo stesso, gli inserzionisti stanno iniziando solo ora a comprendere il potenziale delle TV connesse in termini di addressability. Le previsioni sono ottimistiche: le CTV daranno la priorità alla ricerca di Identity Solution che funzionino ovunque e per ogni aspetto del programmatic, inclusi per ad serving e soluzioni creative. In questo scenario, tutti gli attori dell’ecosistema, compresi i brand, incoraggeranno la soluzione collaborative le loro campagne TV, con l’obiettivo di generare risultati rilevanti sia per gli inserzionisti che per i marketer.

Regolamenti e politiche aziendali sulla privacy, sviluppi tecnologici e nuovi modelli di consumo hanno creato un panorama completamente nuovo nel digital marketing. Il punto è ora saper usare strumenti che permettono di migliorare gli investimenti in campagne pubblicitarie, senza compromettere la privacy degli utenti.

“A questi cambiamenti noi LiveRamp rispondiamo con una certezza: gli identificatori basati sulle persone e sull’interoperabilità. La nostra soluzione ATS rende facile per gli editori generare identificatori sicuri e interoperabili per l’utente. Inoltre, poiché omnichannel, garantisce agli inserzionisti l’opportunità di connettersi con l’utente e personalizzare la sua customer journey su ogni schermo”, conclude Enrico Ciampini, Publisher Director, Addressability Italy di LiveRamp.