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Per la prima volta al mondo, in Corea del Sud una legge obbligherà Apple e Google ad aprire ad altre piattaforme i loro app store

Google e Apple hanno espresso la loro posizione contraria alla nuova legge, approvata il 31 agosto dal parlamento sudcoreano, che impedirà ai rispettivi App Store di richiedere agli sviluppatori terzi di utilizzare i canali di pagamento proprietari per gli acquisti in-app, mettendo in luce alcune implicazioni negative per gli utenti a seguito dell’attuazione delle nuove regole.

Apple ha dichiarato a Mobile World Live che gli utenti che utilizzano opzioni alternative per acquistare beni e servizi digitali sarebbero esposti al rischio di frode e metterebbero a rischio la loro protezione della privacy. La società ritiene inoltre che gli utenti verrebbero privati di una funzionalità per gestire i propri acquisti, mentre anche i parental control verrebbero indeboliti, portando a un calo della fiducia degli utenti e, di conseguenza, a minori opportunità per gli oltre 482.000 sviluppatori registrati in Corea del Sud “che hanno guadagnato più di 8,55 biliardi di Won (pari a 7,4 miliardi di dollari) fino a oggi con Apple”.

In un’altra dichiarazione sempre a MWL, anche Google ha difeso il modello di pagamento di Google Play, spiegando che il metodo fosse necessario per ridurre i costi dei dispositivi per i consumatori, consentendo allo stesso tempo anche a “piattaforme e sviluppatori di avere successo finanziario”. Tuttavia, ha aggiunto che rifletterà su come conformarsi alla legge sudcoreana, “pur mantenendo un modello che supporta un sistema operativo e un app store di alta qualità”.

Il voto parlamentare rende la Corea del Sud il primo paese al mondo ad approvare regole che obbligano i giganti della tecnologia a consentire agli sviluppatori di indirizzare gli utenti a pagare tramite piattaforme alternative, eludendo così fino al 30% di commissioni sugli acquisti relativi alle app, imposte dai due ‘giganti’ del digitale globale.

L’obiettivo della Corea del Sud è promuovere una concorrenza leale, ha spiegato il parlamento nelle note relative alla legislazione. Le regole, in ogni caso, devono ancora essere approvate dal presidente Moon Jae-in, secondo quanto riportato dalla CNBC. Un tentativo simile per richiedere, in forza di legge, a Google e Apple di aprire alla concorrenza nell’ambito della distribuzione di app a pagamento è stato fatto anche di recente negli Stati Uniti.