Meta sceglie il Politecnico di Milano per realizzare uno studio accademico indipendente sui rischi e le opportunità del metaverso, nell’ambito di un progetto che prevede da parte di Meta un investimento di 2,5 milioni di dollari in Europa. Infatti, grazie al Fondo per i programmi e la ricerca XR, gli accademici di sette Paesi europei tra cui appunto l’Italia esamineranno come le tecnologie del metaverso si interfacceranno su temi quali la privacy, la sicurezza, l’inclusione e il futuro del lavoro.
“Il metaverso – grazie al suo carattere di immersività e spazialità – rivoluzionerà il modo in cui le persone interagiscono con i contenuti e tra loro, in virtù della riduzione dei carichi cognitivi legati ai processi di apprendimento e della possibilità di rendere più ingaggiante qualsiasi esperienza mediale”, ha spiegato in una nota Giuliano Noci, direttore scientifico (insieme a Lucio Lamberti) dello studio presso il Politecnico di Milano. “Ed è proprio in questa prospettiva che si desume l’importanza di realizzare uno studio sistematico dei suoi effetti per qualificare opportunità e minacce per i sistemi industriali e sociali; la comunità scientifica può in particolare svolgere un ruolo significativo nell’individuazione dei campi di applicazione e del loro impatto sull’economia italiana ed europea”.
Si stima che il metaverso porterà alla creazione di competenze, professioni e beni inediti, con un impatto economico rilevante negli scenari globali. Tuttavia, gli elementi fondanti e i fattori critici di successo, così come le implicazioni concrete sull’economia e sulla società, sono ancora da comprendere appieno.
Lo studio del Politecnico di Milano vuole proprio analizzare il peso economico e il valore sociale del metaverso, inquadrando il suo emergere in una prospettiva sistemica: ne verrà mappato l’impatto sugli individui, sulla società e sull’economia utilizzando l’Italia come caso concreto di studio.
Il metaverso trasformerà il modo in cui le persone si connettono e le aziende crescono; porterà a esperienze sociali in grado di avvicinarci più di quanto sia stato possibile fare online fino ad oggi. Tuttavia, le tecnologie che comporranno il metaverso dovranno essere inclusive e le persone dovranno sentirsi sicure per poterle utilizzare: poiché nessuna azienda ne sarà proprietaria o lo gestirà autonomamente, saranno necessarie collaborazione e cooperazione.
“Il metaverso sarà il risultato di uno sforzo collettivo, per questo riteniamo fondamentale confrontarci con terze parti autorevoli che possano offrire spunti di riflessione importanti”, ha c0ncluso Angelo Mazzetti, Responsabile Affari Istituzionali di Meta in Italia. “Non potremmo essere più orgogliosi di collaborare con Il Politecnico di Milano, un’istituzione accademica che già da tempo guida un osservatorio privilegiato su questo tema. Ci auguriamo che la loro ricerca possa offrire elementi concreti per rendere il metaverso un’opportunità sociale ed economica a livello globale”.