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Mercati, pesanti sanzioni contro la Russia. Boom di donazioni in criptovalute a supporto dell’Ucraina

Orlando Merone, Country Manager per l’Italia Bitpanda

Gli indici europei e asiatici hanno chiuso la settimana in rosso, con il primo gruppo che ha subito una diffusa pressione di vendita dopo l’escalation del conflitto Russia-Ucraina. I principali indici statunitensi hanno registrato performance più positive, con lo S&P 500 e il Dow Jones che hanno chiuso in verde di oltre 2 punti percentuali. L’analisi di Orlando Merone, Country Manager di Bitpanda in Italia.

Le sanzioni della commissione UE alla Banca centrale russa 

Alla luce dell’intervento militare russo contro l’Ucraina, la Commissione UE e la Federal Reserve americana hanno deciso di sanzionare la Banca centrale della Russia, congelandone i beni: tra questi oltre 630 miliardi di dollari di riserve. Le sanzioni contro la Russia dovrebbero mettere a dura prova l’economia nazionale in previsione di un rallentamento delle spese militari.

Tagliato l’accesso della Russia allo SWIFT

Alcuni istituti bancari russi sono stati esclusi dallo SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), tecnologia di base che collega tra loro le banche in tutto il mondo. In questo modo il Paese è stato isolato dal punto di vista finanziario e non sarà in grado di elaborare facilmente i pagamenti e rimanere collegato con il mondo. Le sanzioni non colpiscono soltanto i governi e le istituzioni finanziarie, ma possono avere anche un impatto diretto sugli individui, impossibilitati a muovere i propri fondi.

Il mercato delle criptovalute, così come il più ampio scenario finanziario, è crollato in maniera significativa giovedì 24 febbraio a seguito dell’invasione della Russia in Ucraina. Il market cap totale è sceso brevemente sotto i €1.400 miliardi, ma è riuscito a tornare sopra i €1.500 miliardi venerdì. Bitcoin, Ethereum e le altre principali criptovalute hanno seguito un andamento simile, calando nella giornata del 24 febbraio e recuperando parte delle perdite il giorno successivo, per poi accelerare significativamente nei giorni seguenti sospinti, secondo molti analisti, anche dagli acquisti provenienti dall’area del rublo, nel frattempo crollato a causa delle sanzioni internazionali.

Oltre 30 milioni di dollari raccolti in criptovalute a sostegno dell’Ucraina

Boom di donazioni in criptovalute per supportare l’Ucraina, che ha già ricevuto oltre 30 milioni di dollari e ha condiviso su Twitter i suoi indirizzi di portafoglio Bitcoin, Ethereum, Teher e Polkadot. La raccolta fondi sta riscuotendo successo grazie a molti DAO formati per semplificare la raccolta di cripto per l’Ucraina, fornendo alla comunità cripto un ambiente decentralizzato e anonimo per inviare contributi.

NFT per l’Ucraina

La comunità NFT ha deciso di entrare in azione per supportare il popolo ucraino. OpenSea, la più grande piattaforma NFT basata su Ethereum, e molti altri marketplace NTF hanno venduto numerose collezioni per raccogliere e inviare fondi a enti di beneficenza in Ucraina. Allo stesso tempo, gli artisti ucraini hanno visto un notevole aumento delle loro vendite a partire da giovedì, aiutati anche dalle iniziative di Web3.