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L’indagine di Mapp sullo stato del marketing digitale nel 2022: si vende di più online ma le aziende non stanno ancora sfruttando il potenziale dei propri dati

MAPP, piattaforma di marketing cloud basata sui customer insight, ha provato a identificare con un sondaggio le priorità dei marketer e le tendenze in ambito digital per l’anno in corso, come era già stato fatto nel 2021. Circa 700 aziende leader nei settori retail, finance, media e telecomunicazioni, hanno preso parte al sondaggio condotto nel gennaio 2022 in Italia, Germania e Regno Unito.

Il 2021 si è rivelato un altro anno difficile per tutti i siti di eCommerce; a causa dei lunghi e ripetuti lockdown causati dal Covid19, le abitudini dei consumatori sono infatti radicalmente cambiate. I risultati che seguono sono stati forniti dai marketer italiani.

Identificare i clienti online è la grande sfida e l’obiettivo dei prossimi mesi

Tre quarti delle aziende intervistate che possiedono una piattaforma eCommerce hanno registrato un aumento delle vendite nel 2021, con il 25% dei business che ha assistito a una crescita maggiore di quanto previsto.

Tuttavia i brand faticano ancora a identificare i visitatori del proprio sito web: solamente il 30% delle aziende con un eCommerce è infatti in grado di identificare circa il 21% dei propri visitatori. Il 45% ne riesce a identificare meno del 10%.

I contenuti dinamici per personalizzare l’esperienza online sono sempre di più una priorità 

I brand sono già in grado di fornire un’esperienza personalizzata sul loro sito e sempre più aziende lo stanno pianificando per il 2022. In particolare, i contenuti dinamici sono una priorità per molti marketer: l’80% delle aziende con eCommerce li sta attualmente utilizzando nelle proprie comunicazioni multicanale. Tra gli intervistati, tre quarti dichiara di avere intenzione di utilizzare altri contenuti dinamici nel 2022: le raccomandazioni di prodotto sono in cima alla lista dei desideri.

Molte aziende non hanno ancora pianificato una strategia per affrontare un mondo senza cookie

In un futuro senza cookie, i dati di prima parte e la relazione con il cliente ricopriranno un ruolo ancora più cruciale. Poche aziende si sono già preparate per questo scenario: solo il 21% degli intervistati infatti afferma di avere già implementato una strategia alternativa.  Da quando Apple ha annunciato le ultime modifiche a iOS 15 che bloccano il tracciamento delle email, solo il 16% dei marketer ha già ridefinito i propri KPI.

Le app stanno diventando sempre più importanti

Sono sempre di più le imprese che decidono di seguire il trend e dotarsi di un’app aziendale: hanno capito l’efficacia di una strategia volta a coinvolgere la loro audience e l’importanza dell’essere presenti sui dispositivi mobili dei loro utenti in qualsiasi momento e ovunque serva. Nel panorama italiano, il 45% delle aziende possiede un’app ma solo il 10% di queste offre gli stessi servizi che mette a disposizione sul sito web.

La mancanza di risorse nel marketing digitale

Il 55% dei marketer che hanno partecipato alla survey ha affermato che la mancanza di risorse umane è l’ostacolo principale alla crescita dell’azienda. Questo risultato è in linea con la ricerca condotta da Mapp e Forrester Consulting nel 2021, che aveva mostrato come il 57% degli intervistati considerasse la mancanza di talenti qualificati la principale sfida a una customer experience di qualità. Inoltre, due terzi dei brand vorrebbe avere a disposizione advanced analytics e customer insight sulle proprie piattaforme di marketing.

Uno sguardo alla Germania e al Regno Unito

Nel 2021 il mercato digitale è cresciuto anche in Germania e nel Regno Unito: il 73% delle aziende tedesche e il 78% di quelle britanniche hanno registrato un incremento delle vendite online. Entrambe le regioni hanno attribuito questi risultati all’implementazione di una migliore strategia di marketing, in particolare un terzo delle aziende inglesi e il 30% di quelle tedesche. L’analisi del sito web rappresenta una sfida non solo per l’Italia: solo il 30% delle aziende britanniche e il 20% di quelle tedesche sono infatti in grado di identificare più del 21% dei visitatori del proprio sito. Le aziende tedesche e inglesi si sono rivelate più pronte rispetto all’Italia ad affrontare un mondo senza cookie: infatti il 27% in Germania e il 28% nel Regno Unito hanno già pianificato e implementato una strategia alternativa.

Maurizio Alberti, VP Global Sales di Mapp, commenta nella nota i risultati dell’indagine: “In futuro le aziende avranno bisogno di capire sempre di più i loro clienti e, per raggiungere questo obiettivo, il ruolo dei dati di prima parte è cruciale per poter offrire un’esperienza rilevante e iper-personalizzata. Finora solo poche aziende hanno sfruttato la conoscenza dei propri clienti per fornire offerte mirate in tempo reale ma c’è un ampio margine di miglioramento come emerge da questo sondaggio”.