Interactive

La diffusione del coronavirus minaccia gli eventi internazionali. Tre brand globali non saranno al MWC di Barcellona

 

Avevamo iniziato in Italia, con la Camera della Moda milanese che ha lanciato la campagna ‘China we are with you’ per tentare di minimizzare le conseguenze del contagioso virus sulla Milano Fashion Week. Con la tecnologia le barriere si abbattono, è il messaggio dell’operazione. Dalla Cina si potrà assistere in live streaming a tutte le sfilate in calendario. Soprattutto per dare un segnale di vicinanza al popolo cinese. Dal 18 al 24 febbraio saranno disponibili online pure contenuti speciali, si potranno guardare interviste, osservare i backstage e anche interagire con stilisti, modelle e ospiti speciali.

In questo contesto, in cui la tecnologia viene impiegata per vicariare la presenza fisica, suona quasi come beffa che al maggiore evento mondiale di tecnologia mobile alcuni brand decidano di non partecipare proprio per non mettere a rischio le persone, dipendenti, clienti e visitatori dei propri stand.

Il  MWC 2020 (Mobile World Congress) si terrà tra il 24 e il 27 febbraio a Barcellona, ma al quartiere fieristico della città catalana si iniziano a contare gli assenti, la aziende che si ‘sfilano’ per ragioni di possibile contagio.

Non sono in grande numero, e finora isolo tre brand davvero globali hanno annunciato la loro non partecipazione, ma colpisce il fatto che provengano tra regione geografiche molto distanti tra loro: Corea del Sud, Europa e Stati Uniti.

La società svedese Ericsson non parteciperà al MWC perché “non può garantire la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti e visitatori” a causa dell’epidemia virale. È la seconda società internazionale a recedere dall’appuntamento a cui anche la coreana LG non andrà per lo stesso motivo.

In una dichiarazione riportata nella sua nota, Ericsson spiega di aver “attentamente monitorato” lo sviluppo del coronavirus e di aver aderito alle raccomandazioni dell’OMS di adottare misure preventive nella sua azienda. Pertanto, dopo “una valutazione globale dei rischi interni”, ha deciso di ritirarsi dall’esposizione.

“Ericsson apprezza tutto ciò che GSMA (l’organizzazione dell’evento) ha fatto per controllare il rischio. Tuttavia, in quanto uno dei maggiori espositori, Ericsson ha centinaia di visitatori nella sua hall ogni giorno e sebbene il rischio sia minimo, la società non può garantire la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti e visitatori in tali condizioni”, afferma la nota.

Il presidente e CEO della società, Börje Ekholm, ha anche assicurato che la decisione non è stata presa “alla leggera”. Tuttavia, egli ritiene “fermamente che la decisione commerciale più responsabile” sia stata quella di ritirarsi dal congresso di quest’anno. La società spiega che utilizzerà le demo e i contenuti dedicati a MWC 2020 per mostrarli ai propri clienti in occasione di eventi locali che si chiameranno “Ericsson Unboxed”.

L’annuncio di Ericsson aveva fatto seguito a una analoga comunicazione di LG, che aveva informato in predenza le platee mondiali della sua rinuncia, quest’anno, alla presenza al MWC, per il peggiorare della contesto mondiale legato al coronavirus.

“Questa decisione elimina il rischio di esporre centinaia di dipendenti LG a viaggi internazionali che sono diventati più restrittivi man mano il virus continua ad attraversare i confini”, ha affermato in una nota.

La società ha dichiarato che organizzerà eventi separati nel “prossimo futuro” per svelare i suoi nuovi prodotti nella telefonia mobile.

Utima in ordine di tempo, la statunitense Nvidia ha comunicato venerdì pomeriggio il suo forfait: “Dati i rischi per la salute pubblica legati all’epidemia di coronavirus, la nostra principale preoccupazione è garantire la sicurezza dei nostri colleghi, partner e clienti”, afferma la multinazionale in una nota, in cui dice di di aver già notificato GSMA la sua decisione di non partecipare.

La società afferma che negli ultimi mesi ha lavorato molto per presentare isuoi prodotti in settori come il 5G o l’intelligenza artificiale al “MWC , uno dei più importanti congressi tecnologici al mondo”. Tuttavia, ritiene che non partecipare a questo 2020 sia “la decisione giusta”.

[aggiornamento] Anche Sony, Amazon e NttDoCoMo si sono aggiunte oggi all’elenco degli assenti a causa del possibile contagio del Coronavirus. Sony ha comunicato che presenterà i nuovi prodotti con un evento in streaming su YouTube, sempre il 24 febbraio mattina.

Anche le imprese cinesi, le più esposte sul fronte del virus, nonostante la loro reach globale, stanno prendendo contromisure, pur confermando la loro presenza.

ZTE, azienda produttrice cinese di telefoni cellulari e apparecchiature di rete mobile, ha infatti confermato che parteciperà al MWC, adottando però “una serie di forti misure di prevenzione, controllo e protezione” per prevenire la diffusione del coronavirus.

Le misure includono di imporre ai dirigenti dell’azienda che parteciperanno all’evento “una quarantena volontaria in Europa di almeno due settimane prima del MWC”, il tempo sufficiente per escludere che siano infetti, secondo una nota della società.

Anche Huawei, nel mirino della presidenza USA per i suoi prodotti di rete 5G, ha annunciato che adotterà misure simili

Il GSMA ha rilasciato da parte sua una dichiarazione che assicura che il rischio dell’evento coronavirus “è minimo”. La società ha inoltre spiegato che sta adottando una serie di misure per disinfettare e pulire i luoghi di maggior contatto, inclusi i microfoni, e chiede ai partecipanti di “evitare di scambiarsi strette di mano, come saluto e non solo”, Avvisi sulle norme igieniche da adottare saranno presenti in tutti i padiglioni della Fiera.

“Quello che consiglierei è che, soprattutto, ascoltiamo le voci esperte e competenti degli scienziati e le autorità sanitarie spagnole e mondiali che ci dicono che il WMC si può tenere con assoluta tranquillità e sicurezza”, ha affermato in merito Ada Colau, sindaco delle città catalana, in una dichiarazioni rilasciata alla rete televisiva La Sexta. Un tentativo di smorzare l’allarme, che però per ora non ha convinto del tutto le aziende che si stanno chiamando fuori.