Grazie all’introduzione di funzionalità di AI, Roma Capitale, in collaborazione con IBM, ha ampliato l’offerta i servizi ai cittadini e migliorato l’efficienza, riducendo i rischi e l’impatto sull’ambiente.
Roma Capitale è l’ente territoriale speciale, dotato di particolare autonomia, che dal 2009 amministra il territorio comunale della città di Roma. Tra gli obiettivi quello di ammodernare i servizi e favorire lo sviluppo di competenze digitali, diffondendo la cultura digitale fra i cittadini e le organizzazioni, per permettere la partecipazione attiva e informata alle attività della città, semplificando la vita degli utenti.
In una città come Roma, che conta una popolazione di circa 2,80 milioni di persone, garantire un’esperienza positiva a coloro che utilizzano ogni giorno le tecnologie più evolute, attraverso numerosi servizi, non è un’impresa da poco. Roberto Massimiliani, Head of Data Center di Roma Capitale, è a capo di un team di cinque persone che gestisce 800 macchine virtuali (VM) e 150 macchine fisiche in un ambiente on-premise composto da bare metal, container e infrastruttura Microsoft Hyper-V.
Storicamente, il team prevedeva un modello di sviluppo legacy e si affidava all’intervento manuale per gestire le prestazioni e minimizzare i rischi.
“Prima di IBM Turbonomic, abbiamo cercato di integrare i microservizi sulla nostra infrastruttura a container, ma i nostri sviluppatori non disponevano degli strumenti necessari per effettuare questa transizione. Avevano solo applicazioni monolitiche che venivano eseguite sui container in modo forzato”, spiega Roberto Massimiliani.
Il team si affidava quindi a strumenti di monitoraggio eterogenei e ai feedback degli utenti per identificare e risolvere i problemi di prestazione. Gli strumenti esistenti non consentivano una visione completa dell’ambiente, né permettevano di comprendere l’impatto che una decisione avrebbe avuto sulle risorse prima che venisse eseguita. Tutto ciò che si poteva fare era operare in modalità reattiva in caso di problematiche nel momento in cui si verificavano, riallocare manualmente le risorse e monitorare l’impatto successivo.
L’adozione della soluzione IBM Turbonomic Application Resource Management (ARM), in quel contesto, ha consentito a Roma Capitale di esplorare nuove tecnologie e di sperimentare l’AI per ridurre al minimo i rischi, garantendo prestazioni a lungo termine e una visibilità completa.
Ridurre gli sprechi migliorando le prestazioni
Dall’integrazione di Turbonomic, il team di Roma Capitale ha ridotto del 15% l’utilizzo di RAM e CPU nel proprio ambiente e ha ottimizzato 800 progetti. Questi risultati, a loro volta, contribuiscono a minimizzare i costi nel tempo.
L’incremento di efficienza dell’architettura esistente contribuisce ad aumentarne la durata e ridurre i costi. Non solo Roma Capitale ha ottenuto una riduzione del 10% dei costi dell’hardware, ma anche un risparmio di tempo. Il team ha ridotto in modo significativo le ore dedicate alla valutazione dell’ambiente e all’attuazione delle scelte sulle risorse. Questo, a sua volta, ha alleggerito il lavoro del team IT, che ora può focalizzarsi su nuovi progetti strategici per Roma Capitale.
In futuro, Roma Capitale intende ampliare, laddove possibile, l’adozione delle azioni di resourcing automatizzate di Turbonomic, che oggi vengono eseguite manualmente.