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Gli annunci pubblicitari posizionati accanto a contenuti sulla sostenibilità migliorano la percezione del brand. Lo rivela una nuova ricerca italiana di IAS

IAS ha pubblicato il suo studio italiano ‘Sostenibilità e Pubblicità Digitale’. La ricerca, basata su un sondaggio condotto tra i consumatori italiani, fornisce una panoramica sull’importanza che i temi ambientali e le pratiche sostenibili rivestono per i consumatori. Allo stesso tempo, rivela come questo influenzi il loro comportamento d’acquisto, nonché la loro reazione nei confronti di annunci pubblicitari contestuali legati a questi temi.

I consumatori attribuiscono una grande importanza alle cause ambientali 

Lo studio rileva che la sostenibilità e il cambiamento climatico continuano a essere temi prioritari e sono uno dei principali problemi sociali che preoccupano i consumatori italiani, dopo la crisi del costo della vita.

Inoltre, la maggior parte dei consumatori italiani (93%) riconosce che i brand e gli inserzionisti devono svolgere un ruolo attivo nella difesa delle cause ambientali, della sostenibilità e nei modi per combattere il cambiamento climatico. In effetti, più di tre quarti (79%) dei consumatori hanno una visione più favorevole verso i brand che sostengono le cause ambientali.

I brand traggono il massimo beneficio dal supporto ai contenuti legati all’ambiente

Ai fini dello studio, IAS ha testato la reazione dei consumatori agli annunci vicino a contenuti neutri su cause ambientali e l’ha confrontata con la reazione agli annunci vicino a contenuti che sostenevano cause ambientali.

Ne è emerso che un annuncio standard, che è stato inserito accanto a un titolo positivo che sostiene le cause ambientali, ha beneficiato di un aumento del 65% di favourability rispetto all’annuncio posizionato vicino a un titolo neutro (+52%). 

Se consideriamo, invece, l’aumento della favorability che ha avuto un annuncio pubblicitario che supporta le cause ambientali accanto a un titolo in linea con questi messaggi (+94%), è evidente che il contesto è importante nel favorire una percezione positiva del consumatore nei confronti del brand. 

Tolleranza zero per la disinformazione sul cambiamento climatico 

I consumatori italiani ritengono che gli inserzionisti abbiano la responsabilità di influenzare il cambiamento e migliorare la sostenibilità, tuttavia anche loro stanno prendendo in mano la situazione in diversi modi. Ad esempio, la metà dei consumatori (50%) ha cambiato le proprie abitudini di acquisto per contribuire a sostenere le cause ambientali e il 33% prevede di acquistare solo da brand che hanno valori o pratiche sostenibili dal punto di vista ambientale.

La disinformazione sulla sostenibilità è un problema anche per i consumatori: più di tre quarti (76%) di essi si sono imbattuti, su internet, in disinformazione relativa al clima. Il Global Disinformation Index (GDI) stima che gli inserzionisti spendano inconsapevolmente 29,4 milioni di sterline (circa 34 milioni di euro) all’anno su 98 siti di disinformazione sul cambiamento climatico.

Csaba Szabo, Managing Director EMEA di Integral Ad Science, dichiara in una nota: “Il nostro studio mostra che la sostenibilità dovrebbe svolgere un ruolo importante nella strategia pubblicitaria di un brand. È fondamentale per i brand assicurarsi che i loro annunci pubblicitari non appaiano insieme al negazionismo sul cambiamento climatico o ad altre forme di disinformazione che potrebbero offuscare la loro reputazione presso i consumatori. Tuttavia, non si tratta solo di evitare. I consumatori chiedono che i marketer sfruttino la loro posizione fornendo messaggi forti e credibili e negli ambienti più rilevanti, in modo da aumentare la fiducia dei consumatori nel settore della pubblicità digitale”.

Recentemente, IAS ha annunciato una partnership globale con Good-Loop che consentirà agli inserzionisti di tracciare le emissioni di carbonio delle loro campagne pubblicitarie digitali utilizzando i feed di dati di IAS e Good-Loop.

“Siamo molto orgogliosi della nostra partnership con IAS, in quanto porta la trasparenza delle emissioni di carbonio all’interno della pubblicità digitale su scala globale. Lo studio Sostenibilità e Pubblicità Digitale dimostra chiaramente che la sostenibilità e il cambiamento climatico sono una priorità assoluta per i consumatori. È molto importante vedere l’impatto che questo tema ha sulla favorability dei brand: è un chiaro invito all’azione per il nostro settore. Lo studio evidenzia anche come gli inserzionisti debbano pensare in modo olistico a come la loro pubblicità possa affrontare efficacemente la crisi climatica – dal posizionamento contestuale alle emissioni per la distribuzione degli annunci e al messaggio creativo – ogni parte del piano media deve essere allineato ai valori se vogliamo guidare un vero cambiamento. Questo è un qualcosa che IAS e Good-Loop possono insieme aiutare a risolvere”, commenta Amy Williams, CEO & Founder di Good-Loop.

Qui è possibile scaricare la ricerca ‘Sostenibilità e Pubblicità Digitale’.