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Bumble vuole entrare in Borsa a New York per lanciare la propria IPO, probabilmente a Febbraio. E intanto mette a gara la creatività e il media. Richiesto ai network di ‘abbinare’ le sigle in gara

L’app di dating americana Bumble ha presentato domanda alla Securities and Exchange Commission (SEC) di NewYork per effettuare la propria IPO, confermando quanto era stato anticipati dai rumors della Borsa americana.

L’app si è caratterizzata, sin dalla fondazione, per il fatto di lasciare alle donne la possibilità di scelta, di fare il primo passo in altre parole, ed è attualmente usata negli USA e nei Paesi Bassi da circa 42 milioni di utenti attivi mensili (dati del terzo trimestre dello scorso anno). L’obiettivo dell’ingresso in Borsa è raccogliere circa 100 milioni di dollari (quasi 83 milioni di euro) a fronte di una valutazione della società, di proprietà del fondo Blackstone, che dovrebbe essere compresa tra 6 e 8 miliardi di dollari.

Secondo quanto è dato sapere, l’IPO è prevista per febbraio, intorno a San Valentino, il mese degli innamorati (pun intended).

Nel frattempo, l’app ha voluto dimostrare che il proprio impegno è molto serio, invitando agenzie e centri media a competere in una gara globale per gestire il duplice budget, quello creativo e quello media. La richiesta fatta ai network partecipante al pitch è quella di far concorrere agenzie creative e centri media appaiati, non si sa se per ricordare la mission di Bumble o per ragioni di efficienza…

La selezione avrà luogo a New York e non inciderà sulla posizione di The Brookling Brothers, che ha finora lavorato per Bumble in base ai singoli contratti assegnati di volta in volta. Come è stato a dicembre, quando l’agenzia ha prodotto una campagna con protagonista Helena Bonham Carter, che metteva in evidenza i rischi del dating durante una pademia.