IBM ha annunciato venerdì che il consiglio di amministrazione indicato Arvind Krishna, vicepresidente senior IBM per Cloud e Cognitive Software, quale sostituto dell’attuale CEO Ginni Rometty. Krishna entrerà in carica il 6 aprile, dopo alcuni mesi di preparazione, mentre Rometty resterà in IBM come presidente del consiglio di amministrazione.
Krishna ha guidato la grande acquisizione di Red Hat per 34 miliardi di dollari alla fine del 2018, che ha consentito a IBM di conquistare una forte presenza nel mondo open source (Red Hat distribuisce compilation della varie versioni di Linux). In quel momento vi furono voci che indicavano come prossimo successore di Rometty lo stesso CEO di Red Hat, Jim Whitehurst, ma il consiglio è dell’azienda ha preferito orientarsi ‘insider’ IBM, più esperto per l’incarico di svolgere secondo le ‘regole’ di IBM , nominando Whitehurst nuovo presidente.
In una dichiarazione Rometty ha definito Krishna “l’uomo giusto per il lavoro”. “Attraverso le sue molteplici esperienze nella gestione di attività commerciali in IBM, Arvind ha creato un track record eccezionale di trasformazioni audaci e risultati comprovati del business, ed è un leader autentico e guidato dai valori cardine dell’azienda. È nella posizione migliore per guidare IBM e i suoi clienti nel cloud e nell’era cognitiva “, ha sottolineato Rometty in una nota.
Ha aggiunto che con la scelta di Krishna e Whitehurst, il consiglio ha definito al vertice un team esperto di tecnologia e di business, per guidare la società ad affrontare le nuove sfide. I due uomini hanno una profonda conoscenza del cloud e delle tecnologie cognitive, aree che saranno ovviamente al centro dello sviluppo tecnologico per il prossimo futuro, e aree in cui IBM deve accrescere il proprio ruolo.
D’altronde, da quando è diventato CEO nel gennaio 2012, Rometty ha guidato IBM attraverso la trasformazione più significativa della sua storia, ridisegnando la società per entrare nella nuova era di AI, blockchain, cybersecurity e tecnologie quantistiche, tutte fornite sulla piattaforma cloud aziendale IBM. I risultati sono tangibili: oggi IBM è tra i leader mondiali nell’IA e nel cloud computing per le aziende, avendo costruito le proprie proposte tecnologiche su basi solide di fiducia e sicurezza.
‘Reinventando’ IBM, Rometty si è impegnata per far sì che le nuove tecnologie fossero sviluppate e implementate in modo etico e duraturo: IBM è stata la prima azienda, ad esempio, a pubblicare i principi su cui costruire la fiducia per l’intelligenza artificiale, e per la responsabilità e la trasparenza dei dati.
Ma in questi anni non sono mancate anche le rimostranze sul suo operato e le contestazioni, provenienti in prima luogo dagli azionisti, per la scarsa performance in Borsa – le azioni IBM sono calate del 20% dalla sua nomina a CEO, a fronte di un crescita media degli indici di New York del 120% – e dai dipendenti, per il suo aver accettato i bonus di bilancio in periodi durante i quali la forza lavoro doveva affrontare riduzioni, anche consistenti, e l’offshoring di varie attività.
Ma, queste polemiche a parte, lo sguardo degli analisti è rivolto al futuro, e in generale la scelta della nuova abbinata CEO-Presidente piace.
Ray Wang, fondatore e principale analista di Constellation Research, ritiene valido questo modello. . “Per comprendere veramente IBM, devi venire dall’interno, come Krishna, ma per innovare veramente hai bisogno di qualcuno all’esterno, come Whitehurst. Quel modello di CEO-Presidente aiuterà la crescita”, ha commentato Wang.
Anche secondo Patrick Moorhead, fondatore e principale analista di Moor Insights & Strategies, “la termpistiche dell’annuncio sono sorprendenti”, tuttavia scelta delle persone, per lui, è apprezzabile: “Krishna è da sempre impegnato su temi all’avanguardia, dall’acquisizione di Red Hat alla blockchain e al Quantum Computing, che daranno forma all’IBM che verrà. L’abbinata tra un veterano IBM e un nuovo entrante quale Whitehurst come presidente può esser la scelta migliore”.