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Facebook lancia ‘Direct sul Web desktop’ per un gruppo selezionato di utenti Instagram

Come parte di uno sforzo più ampio per unire i suoi diversi servizi, Facebook ora consente a un gruppo selezionato di utenti di Instagram di accedere ai direct messages sui loro desktop.

“Per quelli di voi che partecipano ai DM, oggi iniziamo a testare ‘Direct sul Web desktop’”, ha dichiarato martedì in un tweet il CEO di Instagram Adam Mosseri.

In particolare tra i professionisti del settore – promozioni e D2c -, il cambiamento è generalmente ben accetto. “Questo è un’evoluzione enorme per coloro che lavorano al supporto DM!”, ha convenuto con un tweet Chad Finnesand, uno specialista dei social media della Nike.

Per Facebook, il test sembra essere parte di una spinta maggiore per connettere i suoi servizi di messaggistica, inclusi Facebook Messenger, WhatsApp e Instagram Direct.

Prevedendo – e cercando di ostacolare – questo sforzo, secondo quanto riferito da alcune fonti non ufficiali, la Federal Trade Commission stava prendendo in considerazione un’azione antitrust contro Facebook per bloccare la prevista integrazione delle sue app di messaggistica alla fine dell’anno scorso. In particolare, secondo un’anticipazione del Wall Street Journal di dicembre, la FTC avrebbe valutato l’ipotesi di chiedere un’ingiunzione preliminare contro Facebook. Oltre agli aspetti di privacy, la FTC sarebbe preoccupata che un Facebook più interconnesso avrebbe reso quasi impossibile un’eventuale ‘rottura’ in diverse aziende dell’operatore tecnologico, attualmente leader nei social media e nell’Instant Messaging. Inoltre, sarebbe cresciuta la diffidenza dei regolatori del FTC nei confronti dei cambiamenti pianificati da Facebook, che avrebbero potuto soffocare la concorrenza, rafforzando nel contempo quella la sua posizione monopolistica.

Un’obiezione di principio che rischia di essere annullata dai fatti, come lo sviluppo odierno. Osserva infatti l’analista principale di eMarketer Debra Aho Williamson, “Gli organismi regolatori non comprendono che esiste già molta integrazione di back-end tra le property di Facebook, quando si tratta di pubblicità, soprattutto ma non solo”.