Youmark

Vaillant: a settembre lancio di nuovi prodotti del new brand Green IQ, credendo che la comunicazione serva, non solo per vendere, pure per fare cultura, di una sostenibilità ‘comportamento’ più che ‘atteggiamento’. Non a caso, con Ketchum, è allo studio un progetto di storytelling ad hoc

Ricordando che all’advertising ci pensa invece Fosbury Adv e al media Carat, puntando non poco sul programmatic, come al microfono di youmark spiega Marco Basla, communication manager Vaillant Group Italia, incontrato ieri a Milano, in occasione dell’annuncio dell’imminente lancio di novità per il new brand ‘Green IQ’, nonché della presentazione della ricerca su atteggiamenti e abitudini in materia ambientale di 13mila cittadini di 13 diversi Paesi Ue, commissionata da Vaillant a TNS.

Quanto ti interessano le tematiche relative al cambiamento climatico? Quanto ciascuno di noi è in grado di preservare l’ambiente evitando lo sfruttamento delle risorse? Può il comportamento sostenibile delle imprese contribuire al loro successo economico? Le domande poste, dalle cui risposte è nato l’indice MyGreen IQ, sommatoria di comportamenti reali e buone intenzioni.

L’Italia conquista il terzo posto, preceduta da Austria e Turchia, che si classifica prima. A sorpresa Germania, l’Olanda, Francia e Regno Unito occupano la metà bassa della graduatoria.

Enrando nel merito del nostro Paese, i temi ambientali sono considerati da più di un terzo della popolazione di importanza fondamentale, con uno su tre dei nostri concittadini a incitare gli altri ad assumere comportamenti più responsabili. E sono le donne a sostenere maggiormente la causa ‘green’, così come gli over 55.

Particolarmente sentita è la tematica legata al consumo energetico degli edifici. Tanto da essere fattore condizionante nell’acquisto di una casa, inoltre, siamo al secondo posto per importanza attribuita alla smart home. Si vorrebbero impianti di riscaldamento intelligenti, in grado di autoregolarsi e controllabili attraverso un’app direttamente dal proprio smartphone (38%).

Consapevoli dell’importanza di un impianto di climatizzazione efficiente. Ben il 35% degli italiani sa che sostituire vecchi sistemi di riscaldamento con moderne tecnologie sia il modo migliore per risparmiare energia e ridurre le emissioni.

Peccato, ma succede anche nel resto d’Europa, che non corrisponda una reale disponibilità a spendere di più per tecnologie di riscaldamento sostenibili ed efficienti. Significativo, poi, che che, malgrado solo il 14% si dichiari pronto a questo tipo di investimento, tale percentuale ci assicuri comunque il secondo posto in questa particolare categoria, preceduti solo dai turchi, con il 17%.

Tra le incoerenze degli europei emerge, con particolare forza, quella relativa ai comportamenti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente; nonostante le tante buone intenzioni espresse, nei fatti solo 1 europeo su 5 dichiara di comportarsi in modo da preservare la natura per le generazioni a venire (un italiano su tre). Il dato è ancor più contraddittorio se si considera che solo il 12% ritiene che tenere comportamenti ecologicamente virtuosi sia troppo scomodo o costoso.

Il tutto portando a ottenere un indice di Green IQ non proprio esemplare. Nonostante, infatti, gli italiani registrano un valore di tutto rispetto a quota 117, la Turchia 127 e l’Austria 123, emerge incoerenza tra propensioni e azioni concrete. Ed è lì che bisogna agire.