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La sostenibilità è must imprescindibile anche per le piattaforme. Ne è convinta TheFork, che punta a diventare BCorp e ‘premia’ i ristoranti virtuosi

Elena Collini
di Aurora Romano

In occasione della Giornata della Terra, che si celebrerà il 22 aprile 2024, TheFork Italia ha presentato alla stampa il suo report annuale focalizzato sul tema della sostenibilità, sul rapporto con l’ambiente e l’importanza di adottare pratiche più sostenibili. Ne è emerso che la sostenibilità è ormai divenuta elemento chiave sia per gli operatori del settore sia per i consumatori, che mostrano e mettono in pratica azioni e pratiche volte da all’offerta e alla fruizione più consapevole di servizi più green.

“La sostenibilità è importante per noi di TheFork”, commenta Elena Collini, Brand Manager di TheFork “abbiamo iniziato ad intraprendere un percorso per diventare una BCorp, che sappiamo si prolungherà ancora per diverso tempo, ma ci crediamo fortemente. Come piattaforma di prenotazione online di ristoranti, quello che possiamo fare è dare spazio e attenzione a determinate categorie di ristoranti, avere il polso di ciò che succede sia da parte degli utenti, sia da parte dei 20mila ristoranti che abbiamo in Italia, e questo ci permette di capire quanto la ristorazione oggi sia interessata al tema della sostenibilità. Grazie, infatti, ad un sondaggio effettuato sui nostri utenti su questi temi, abbiamo potuto elaborare delle best pratice più diffuse nella ristorazione che rendono un ristorante sostenibile”.

Il primo dato significativo evidenziato in questa ricerca si riferisce alla maggior propensione dei consumatori a prediligere ristoranti che dimostrano attenzione verso pratiche più sostenibili, che passa dal 56% al 61%. Questa scelta più consapevole è motivata per il 36,6% degli intervistati da questioni di salute, collegando, di conseguenza, la sostenibilità delle materie prime a una maggiore qualità e genuinità del cibo. Da parte dei consumatori, circa il 56.5% dei rispondenti, cresce, dunque, l’interesse a conoscere e indagare questi aspetti e veicolare la scelta di un ristorante a favore di attività che portano avanti un concetto di sostenibilità, con ingredienti biologici, a chilometro zero e di stagione. Per i più attenti (6,4%) anche i riconoscimenti ufficiali che certificano l’impegno ambientale, come ad esempio la Stella Verde Michelin sono un segno di attenzione verso l’ambiente. Ancora poco sfruttata, risulta essere ancora l’offerta della Doggy Bag per evitare lo spreco di cibo, elemento ritenuto importante dal 4,6%.

Altro dato interessante è la chiara volontà degli utenti (32,8%) a pagare un conto più caro a favore di un ristorante sostenibile, perché ritenuto un investimento per il futuro. Il 21,1% afferma, inoltre, di voler contribuire a ridurre il proprio impatto ambientale, scegliendo dunque un locale rispettoso del Pianeta.

Il sondaggio rivela come questa tendenza a favorire la sostenibilità coinvolge numerosi ristoranti localizzati su tutto il territorio italiano, diventando esempi virtuosi nel panorama gastronomico. TheFork ne ha selezionati 52, di cui 18 hanno ottenuto come riconoscimento la Stella Verde Michelin per aver promosso pratiche innovative, abbracciando l’uso di ingredienti locali e stagionali, impegnandosi a ridurre gli sprechi alimentari e promuovendo la trasparenza sulle proprie pratiche sostenibili.

Nuova campagna tv e ritorno ai content creator per la comunicazione social

TheFork proseguirà con una comunicazione online attraverso attività interne di performance marketing, seo e sem, e off line con campagne media, gestite da Dentsu. Le pubbliche relazioni sono a cura di Team Lewis, kirweb segue i social è seguito da kirweb, mentre per i TheFork Awards proseguirà la partnership con Identità Golose e MAGENTAbureau.

Spiega Francesca Romana Cicco, Brand & Communication Executive, “Da luglio 2023 TheFork ha cambiato identità, presentandosi con un nuovo logo e nuovi colori, però il nostro obiettivo era stressare soprattutto dal punto di vista del tone of voice; quindi, non essere solo un love brand, bensì empatizzare con la nostra audience, proponendo, come già facciamo, rubriche fisse, una dedicata ai ristoranti michelin (il 40% dei ristoranti in Italia sono prenotabili su TheFork) e una dedicata alla nostra offerta più generica. Poi ci dedichiamo a un’attività più educazionale, cercando di farci portatori di buone abitudini nei confronti dei nostri segmenti: il mondo b2c e il mondo b2b. Da quest’anno, però, abbiamo intrapreso un filone prettamente dedicato al b2b, con l’obiettivo di educare i clienti a non avere comportamenti scorretti come, ad esempio, il no show. Per quanto riguarda le campagne, infine, proseguiremo con i content pillar che già funzionano, il day by day e il riempimento del palinsesto editoriale, legandoci magari a giornate o ad eventi d’attualità, ad esempio per il mese del Pride ripeteremo l’attività proposta per l’8 marzo, collaborando con dei ristoratori, per proporre un contenuto dedicato all’inclusione. I mesi di settembre e ottobre saranno focalizzati sui TheFork Awards, che non avranno solo una copertura istituzionale, ma potrebbero prevedere anche la collaborazione con alcuni content creator, permettendoci così di riaprirci al mondo delle campagne degli influencer marketing, che secondo noi rappresentano oggi un’opportunità più evoluta e di valore”.