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Rai Pubblicità: nel primo semestre la raccolta flette dell’1%, ma l’obiettivo del 2017 resta superare i 680 milioni di euro mettendo così a segno una crescita del 2% rispetto al 2016. Lo dice Fabrizio Piscopo, ad, ieri a Milano in occasione della presentazione dei Palinsesti 017/018. Bene il digitale e il lancio di Ray Play. Tra le novità in palinsesto il passaggio di Fazio a Rai 1. Trattative in corso con Benigni

“Il mercato è flat, ci aspettavamo qualcosa di più. Speravamo, insomma, in una dinamica più brillante. Ma va detto che gli anni dispari, quelli cioè privi dei grandi appuntamenti sportivi, portano storicamente sofferenza un po’ a tutti. Ed è in questo contesto che va letto il leggero ritardo con cui andremo a chiudere il primo semestre 2017, penalizzato da una flessione dell’1% circa rispetto al 2016. Occorrerà, quindi, fare di più nella seconda parte dell’anno, durante la quale, per recuperare il gap e mantenerci in linea con l’obiettivo prefissato a gennaio, dovremo mettere a segno un incremento del 3%”.

I numeri sfoderati da Fabrizio Piscopo (nella foto a lato), amministratore delegato di Rai Pubblicità, in occasione della presentazione dei palinsesti 2017/2018 non nascondono qualche criticità, ma consegnano la fotografia di una Rai solida e orientata al futuro.

“Il 2016 si era archiviato con 700 milioni di euro di raccolta, in crescita dell’8% sul 2015, contro una media del mercato che non superava il +2,5%. A questa cifra abbiamo sottratto i 30 milioni imputabili ai grandi eventi sportivi andati in scena lo scorso anno – Campionati Europei di Calcio e Olimpiadi -, e sui 670 milioni rimanenti abbiamo costruito il budget del 2017, puntando a una crescita complessiva del 2%. Le nostre attese sono quindi di raggiungere quest’anno 684 milioni di euro di raccolta”. Un obiettivo impegnativo, anche alla luce di alcune criticità con cui la concessionaria della tv pubblica deve confrontarsi.

“Innanzitutto – spiega Piscopo – si deve considerare che in questi mesi non abbiamo potuto contare sugli introiti legati alle pianificazioni del settore del betting, al momento messe fuori causa in attesa di una pronuncia dell’AgCom, attesa a giorni. Nel semestre sono così mancati all’appello circa 4 milioni di euro. Altri 4 milioni di euro sono poi venuti meno dalla mancata messa in onda di ‘The Voice’. Infine, si devono aggiungere le difficoltà legate ad alcune variazioni apportate alle impaginazioni di break strategici come, per esempio, quello che precedeva ‘Report’. Nelle casse di via Mazzini sono quindi venuti meno circa 10 milioni di euro che vanno recuperati – è la ricetta di Piscopo – facendo leva su una strategia ben precisa.

Per crescere la Rai ha due strade – dice il manager -. Da un lato, puntare sui grandi eventi, nei quali siamo imbattibili, come dimostra, su tutti, il caso di Sanremo. E qui in effetti, abbiamo già in serbo elementi concreti: potremo, infatti, contare in autunno sul concerto di Vasco Rossi, che ha già fruttato alle casse della concessionaria 2 milioni di euro. Dall’altro lato, aumentare i prezzi in modo indiretto, privilegiando i clienti che hanno bisogno di spazi e non godono presso di noi di una scontistica particolarmente significativa. Detto questo, non dobbiamo mai dimenticare che la Rai deve fronteggiare alcuni pesanti vincoli strutturali. Il primo è dato dall’affollamento pubblicitario che, nel caso della tv pubblica, non può superare il 4%. Un tetto stringente, che porta la Rai a sviluppare soltanto il 5% dei Grp’s di tutto il mercato. Si aggiunga poi la decisione di eliminare l’advertising da canali come YoYo e Rai 5. E’ chiaro, quindi, che in questo contesto è più faticoso vendere per noi rispetto ai competitor”.

I cavalli però su cui scommettere in viale Mazzini non mancano. Tra questi spicca Rai 4, protagonista di una transizione da rete specialista a canale generalista che ha portato in dote un aumento del 50% dell’audience e del 40% del fatturato. E che potrebbe fruttare ancora di più se andrà a buon fine anche il riposizionamento sul fronte commerciale auspicato da Piscopo. Ma bene ha fatto anche Rai News che ha messo a segno una progressione del 40% sui dati di ascolto e del 25% sul fronte della raccolta. “E’ comunque l’intero sistema digitale a macinare buoni risultati – annuncia Piscopo -, incassando circa 80 milioni di euro su base annua. E registrando nel solo primo semestre del 2017 una crescita dell’8-9%”.

Francesco Barbarani
Francesco Barbarani

Le buone notizie non riguardano tuttavia la sola televisione. “Il digital – ha raccontato Francesco Barbarani, ‎vice president sales radio & web di Rai – sta beneficiando del lancio di RaiPlay, tanto che nei primi sei mesi del 2017 ha corso a un ritmo di espansione compreso tra il 2 e il 3%. Spinto da una formula apprezzata, che prevede un solo inserzionista per ogni break, il web si sta insomma apprezzando. Ci aspettiamo così perfomance positive anche nel secondo semestre, con un’impennata nell’ultimo quarter. Complessivamente nel 2017 la raccolta per questo segmento dovrebbe assestarsi tra i 10 e i 15 milioni di euro. La radio dovrebbe poi assicurare tra i 35 e i 40 milioni di euro di raccolta nell’anno, complice un primo semestre in incremento del 5%, cui ha contribuito un giugno in aumento a doppia cifra. Infine, i numeri premiano anche il cinema: nel primo semestre il grande schermo guadagna, a perimetro omogeneo, il 33% e punta così a incassare tra i 5 e i 7 milioni di raccolta nell’anno”.

Le novità dei palinsesti

Le proiezioni sulla raccolta non possono naturalmente prescindere dalla definizione dei palinsesti che per la stagione 2017/2018 non mancano di presentare alcune significative novità. La prima riguarda Fabio Fazio che, superate le polemiche sul compenso, approderà su RaiUno con Che Tempo che fa, in onda dal 24 settembre ogni domenica. Chiusa invece L’Arena di Massimo Giletti, per il quale il futuro sembra ancora da scrivere. “A Giletti – ha detto il direttore generale Mario Orfeo – abbiamo offerto il sabato sera di Rai 1 perché ci piacerebbe un trittico di intrattenimento del fine settimana con Conti-Giletti-Fazio. Gli abbiamo anche proposto 12 grandi eventi musicali e di ripetere l’esperienza dei reportage estivi dai fronti internazionali dove si trovano contingenti italiani. Siamo fiduciosi, ci auguriamo che accetti e resti con noi”. E’ stato inoltre annunciato l’approdo di Paola Perego in prima serata ed è in via di definizione un evento speciale con Roberto Benigni su Rai 1. Come pure la Rai sta trattando anche per la riconferma di Alberto Angela.