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Nei Puma Stores italiani parte il Product Recycling Program

Per ridurre gli sprechi e incentivare il consumatore ad un atteggiamento sempre più responsabile nei confronti dell’ambiente e della società, Puma ha installato i primi box in Italia creati per favorire la restituzione di scarpe, abbigliamento e accessori usati, di qualsiasi marca, negli stores di Milano, Roma e Venezia.

Il programma ‘Bring Me Back’, in collaborazione con la società di riciclaggio globale I:CO, punta a promuovere il riciclo e il riutilizzo dei prodotti sportlifestyle tra i consumatori, fornendo un processo conveniente e semplice. I clienti portano le scarpe usate, l’abbigliamento e gli accessori di qualsiasi marchio ad un negozio Puma,  li
depositano nell’apposito box ‘Bring Me Back’ che mensilmente verrà poi spedito ad un centro per lo smistamento che si occuperà di verificare e decidere il futuro dei prodotti in base allo stato:  recupero per creare materie prime, riutilizzo nel caso in cui ci siano le condizioni  idonee  o  riciclo in nuovi articoli.

Nel 2011, Puma ha pubblicato per la prima volta un rapporto di Environmental Profit and Loss Account  che ha valutato e calcolato l’impatto ambientale delle attività fondamentali della società (uffici, negozi e magazzini) e della sua catena di approvvigionamento delle fabbriche di produzione – dalla  materia prima alla produzione finale.  Questa analisi ha contribuito a determinare che una parte dell’inquinamento è dovuta allo smaltimento dei  prodotti. Ora il programma Bring Me Back affronta il problema in maniera diretta. Il programma fissa, inoltre, le basi per la progettazione di prodotti riciclabili o comportabili e l’intero team Puma sta lavorando anche sul raggiungimento dell’obiettivo della società di avere il 50% delle collezioni composte da materiali più sostenibili entro il 2015. Nel 2011, circa il 16% dei prodotti di abbigliamento sono stati realizzati in materiali più sostenibili
come il poliestere riciclato, il cotone organico e il Cotton Made in Africa.