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CCTV e Baidu entrano quest’anno nella classifica ‘Top Thirty Global Media Owners’ stilata da ZenithOptimedia. E’ la prima volta per la Cina. Le due aziende si uniscono alla brasiliana Globo come le uniche società in classifica ad avere la propria base nei mercati emergenti. La prima concessionaria di pubblicità in assoluto è Google, con entrate che superano del 47% quelle del secondo classificato, DirecTV. I produttori di contenuto dominano ancora

Il divario si è ampliato rispetto al 39% registrato nella scorsa edizione del report. La funzione principale di Google – quella di motore di ricerca – ha beneficiato della crescita nei volumi di ricerca provenienti da smartphone e tablet. Fra gli altri top five, DirecTV rimane al secondo posto e Comcast resta al quinto.

Disney ha superato News Corporation, andando ad occupare la terza piazza dopo che News Corporation si è scissa in due linee di business differenti. Una di queste – 21 st Century Fox – si colloca al quarto posto nella classifica di ZenithOptimedia, mentre la nuova News Corporation è al dodicesimo posto. Cox Enterprises è salita dall’ottava alla settima posizione e BSkyB è cresciuta, passando dalla decima all’ottava. Bertelsmann è scesa dalla settima alla nona piazza, mentre CBS Corporation è passata dalla nona alla decima posizione.

CCTV è la società della televisione nazionale di stato cinese ed entra nella classifica Top 30 al ventitreesimo posto, davanti a Facebook, vantando 22 canali gratuiti e 23 canali pay-tv e pesando per circa un quarto del mercato pubblicitario televisivo in Cina. Baidu si inserisce in ventottesima posizione, davanti a Microsoft. E’ il principale motore di ricerca nel paese, l’equivalente di Google, che non opera in Cina. Come Google, Baidu si è diversificata rispetto alla sola ricerca di base, offrendo mappe, piattaforme social media, servizi di risposta alle domande degli utenti e altro ancora.

Il report Top Thirty Global Media Owners è una classifica stilata sulle più grandi media company al mondo secondo le stime di ZenithOptimedia per quanto riguarda le loro entrate media. Il report è stato lanciato nel 2007 ed è stato pubblicato l’ultima volta da ZenithOptimedia nel 2013. ZenithOptimedia definisce come ‘entrate media’ tutte le entrate che derivano dal business a supporto della pubblicità, quindi non solo le entrate pubblicitarie di per sé.

La maggior parte delle aziende nel report Top 30 opera in più di un paese e molte di queste agiscono realmente su scala internazionale, con presenze in tutto il mondo. Solo sette aziende si dedicano essenzialmente a un solo mercato: Baidu, CCTV e Globo, con l’aggiunta di Cox Enterprises negli Stati Uniti e le tre aziende giapponesi Asahi Shimbun Company, Yomiuri Shimbun Holdings e Fuji Media Holdings.

Nonostante le grandi dimensioni di molti mercati pubblicitari emergenti (la Cina è il terzo mercato più forte al mondo e il Brasile è il sesto), le società che lavorano in questi paesi sono poco rappresentate all’interno di questa classifica. Questo è dovuto al fatto che la maggior parte delle concessionarie di pubblicità nelle nazioni in via di sviluppo operano solo all’interno dei loro mercati d’origine. Alcune concessionarie dei mercati emergenti – come Zee Entertainment in India – hanno comunque cominciato ad espandersi a livello internazionale. 

L’arrivo di Baidu comporta che ora ci sono cinque concessionarie Internet pure-play fra le maggiori trenta, in crescita rispetto alle quattro dell’anno scorso: Google, Yahoo!, Facebook, Baidu e Microsoft. Nel loro insieme, queste aziende attraggono il 67% dell’investimento pubblicitario globale su internet. Questo dimostra come il potere sul mercato pubblicitario online sia attualmente appannaggio degli intermediari – aziende che connettono i consumatori al contenuto di cui sono alla ricerca o che li connettono l’uno con l’altro – piuttosto che dai produttori stessi di contenuto. Questi cinque intermediari valgono il 21% di tutte le media revenue generate dalle 30 più grandi concessionarie di pubblicità.

Nonostante la rapida crescita degli intermediari della pubblicità su internet, i produttori di contenuto continuano a generare la più grande quota parte delle entrate media. 22 società fra le Top 30 sono aziende che si occupano di media tradizionali e intrattenimento, creando e distribuendo i loro stessi contenuti. Nel complesso, pesano per il 64% delle media revenue combinate di tutte le 30 maggiori concessionarie di pubblicità.

Rispetto all’ultima edizione di questo report, News Corporation, che prima occupava la terza posizione fra i media owner, si è scorporata in due società – 21st Century Fox e la nuova News Corporation – che occupano rispettivamente il quarto e dodicesimo posto in classifica.

Il deconsolidamento è stato progettato per permettere una maggiore focalizzazione alle due aziende: 21st Century Fox ha fatto proprie la maggior parte delle aree televisione e film della società preesistente, mentre la nuova News Corporation ha preso il controllo delle aree legate all’editoria. Lo scorporo puntava anche a promuovere la valutazione di 21st Century Fox, eliminando la sua associazione con un settore come quello dell’editoria. Una logica simile è alla base dello spin-off di Time Inc. (l’editore delle riviste di Time Warner), previsto per il secondo trimestre, che lascerà a Time Warner le sue unità tv e film. Time Warner è abbastanza grande da rimanere al sesto posto anche senza le proprie riviste, mentre Time Inc. non si piazzerà all’interno della Top 30.

“L’ingresso di CCTV e Baidu nella nostra classifica Top 30 è segno della dimensione e della dinamicità del mercato cinese”, commenta nella nota Jonathan Barnard, Head of Forecasting di ZenithOptimedia. “Ma ci aspettiamo una presenza molto più ampia da parte delle concessionarie di pubblicità provenienti dai mercati emergenti, una volta che avranno iniziato ad espandere decisamente la propria operatività internazionale. La crescita di internet ha creato un nuovo tipo di concessionaria di pubblicità, l’intermediario, che genera le proprie entrate connettendo i consumatori coi contenuti e anche l’uno con l’altro. Ad ogni modo, la produzione di contenuto di buon livello è il cuore del mondo del media e i produttori di contenuto dominano ancora la Top 30”.

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ZenithOptimedia definisce le entrate media (o media revenue) come tutte le entrate derivanti dai business a supporto della pubblicità – trasmissioni televisive, pubblicazioni di giornali, ricerca su Internet, social media e così via. Questa definizione non include solo le entrate derivanti dalla pubblicità in senso stretto, ma anche tutte le altre entrate generate da questi business, come le entrate provenienti dalla circolazione di giornali o riviste o, ancora, le entrate legate agli abbonamenti per la pay-tv. Per le società quotate in borsa, i dati di revenue sono tratti dai loro rapporti annuali e dai loro bilanci; per le società non quotate, i dati sono stime effettuate da ZenithOptimedia. Alcune aziende in classifica si concentrato interamente sul media; altre sono giganti industriali per i quali le entrate media costituiscono solo una piccola parte del fatturato complessivo. Prendiamo in considerazione solo le media revenue per stilare la nostra classifica: questo ci aiuta a fornire un’immagine più chiara delle dimensioni e del potere negoziale delle più grandi concessionarie di pubblicità sul mercato globale. Il report prende in considerazione l’anno finanziario 2012, l’ultimo anno per il quale siano a disposizione dati di revenue coerenti per tutte le società quotate in borsa.