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Premio Film Impresa: le aziende non si fermano allo spot da 30″. Il linguaggio del cinema è vincente grazie al know-how di cdp come Indiana Production, Akita Film, Giffoni Innovation Hub e Social Content Factory. I loro progetti per Maserati, Parmigiano Reggiano, Stellantis, Enel X e Sapio

di Maurizio Ermisino

Cinema e comunicazione d’impresa. Il Festival Film Impresa è entrato nel vivo nel pomeriggio di ieri, quando sono state presentate le nomination per l’area narrativa, con i film che sono stati proiettati e raccontati in un talk, a cura di Umana: Scrittura, immaginario, messa in scena.  Si è parlato allora del valore della parabola, dell’empatia dei personaggi e dell’impatto delle immagini. Abbiamo visto, allora, cosa accade quando i film d’impresa non hanno paura di trarre ispirazione dal cinema. Dalla visione delle opere in nomination, molto diverse tra loro, sono chiare due cose. La prima è che le aziende cercano sempre più contenuti di tipo cinematografico e che non si fermano al solo spot di 30 secondi. La seconda, ma già lo sapevamo, è che le case di produzione italiane sono sempre più versatili, e capaci di confezionare ogni tipo di contenuto audiovisivo.

Maserati Grecale: Indiana Production per il brand di automotive

Uno dei temi di cui si dibatte in questi giorni di Film Impresa è quanto il prodotto si debba vedere in un contenuto che non è uno spot classico. Ecco, nel film‍ Maserati Grecale | The Every Night Exceptional, di Tobia Passigato, prodotto da Indiana Production, la macchina si vede, eccome: illuminata, levigata, lucida, nelle sue linee sinuose ed essenziali, e nei suoi tecnologici interni. Ma il film è speciale perché non si vede solo l’automobile. Si vedono Alessandro Borghi e Matilda De Angelis, non solo testimonial ma veri attori che si calano dentro la storia e rendono tutto credibile.

“È un film realizzato su committenza per lanciare un nuovo modello, il suv Grecale”, spiega il regista Tobia Passigato. “Avevamo già fatto un film con Alessandro Borghi e Matilda De Angelis e volevano di nuovo questi attori. Abbiamo costruito un corto in cui i due si sfidavano a chi conosce meglio Roma”. “Quando si lavora con i brand c’è un’esigenza artistica e quella di mostrare il prodotto” continua. “Qui il prodotto c’è, ma non si vede troppo. È ben inserito”. Una curiosità: Alessandro Borghi è stato il protagonista di uno dei migliori prodotti di branded entertainment di automotive, il corto NINGYO, realizzato per Renault da Gabriele Mainetti e Nicola Guaglianone nel 2016.

‍Gli Amigos: Akita Film per Parmigiano Reggiano

Capita che un progetto prenda la forma del cinema non solo a livello di linguaggio, ma che diventi un vero e proprio film. È il caso de Gli Amigos, che ha la regia prestigiosa di Paolo Genovese, ed è un mediometraggio di 25 minuti, prodotto da AKITA FILM per Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano su creatività CASIRAGHI GRECO&. È così cinema che è stato anche proiettato in alcune sale. È una vera e propria commedia che vede un gruppo di cinque ragazzi, cinque amigos andare a un concorso di cucina guidati dal loro maestro, interpretato da Stefano Fresi: gli amigos però sono anche dei batteri che rendono il foraggio dato alle mucche unico, senza il bisogno di conservanti. “Parmigiano Reggiano è un prodotto che ha tantissime storie da raccontare” spiega Pietro Rovatti, Brand Consultant di Parmigiano Reggiano. “Ad esempio, è il primo prodotto andato nello spazio cosi com’è e tutti gli astronauti hanno preteso che fosse incluso anche nelle successive missioni”. “Quello che volevamo dire non stava in un spot” continua. “Abbiamo scelto un film ispirato alla migliore commedia italiana, grazie alla produzione di Akita con Paolo Zaninello, alla regia di Paolo Genovese e alla scrittura di Rolando Ravello. Dal film poi abbiamo realizzato gli spot. E il risultato è che gli spot avevano un sapore di cinema e, una volta inseriti nel contesto tabellare, erano qualcosa di diverso”.

Così fa il silenzio: Giffoni Innovation Hub per Enel X

‍La storia del corto Così fa il silenzio, diretto da Sami Schinaia e prodotto da Giffoni Innovation Hub per Enel X, è molto particolare. Segue il viaggio di una ragazza che sta per incontrare una persona molto importante. È un viaggio che passa in silenzio, e con un twist ending degno del grande cinema capiremo perché. E il silenzio enfatizza tutte le azioni che l’elettricità rende possibile. È prodotto da Giffoni Innovation Hub, una casa di produzione che nasce dal famoso festival. “Un festival come questo educa altri clienti a scegliere il cinema come linguaggio per promuoversi invece che gli spot” spiega Luigi Sales, Head of Original Production di Giffoni Innovation Hub. “Siamo l’unica cdp nata all’interno di un festival. Cerchiamo di provare a raccontare alle aziende che c’è un linguaggio diverso, alternativo al classico 30 secondi, che è efficace”.

‍Wasted: Giffoni Innovation Hub per Stellantis

Sempre da Giffoni Innovation Hub è nato il corto Wasted, prodotto per Stellantis. Il regista è ancora Tobia Passigato. Mario Sesti ha ironizzato sul fatto che Passigato in concorso abbia due film, entrambi per il settore automotive: uno in cui la macchina si vede, uno in cui non appare per niente. La particolarità di Wasted è proprio questa: è la storia di un naufrago, un moderno Robinson Crusoe che capita su un’isola che è fatta completamente di rifiuti. È il posto dove arriva chi non serve più? E in quell’isola le cose devono essere chiamate per forza con il loro nome, o posso essere anche altro? In questo concetto c’è tutto il senso del riciclo. “Avevamo l’opportunità di lanciare un messaggio, far capire quanto la nostra azienda investa non solo nella mobilità sostenibile, ma nella sostenibilità di tutto il ciclo produttivo” ha spiegato Priscilla Talacchi di Stellantis. L’azienda così ha dato carta bianca al regista. “Sono stato contattato da Giffoni” ricorda Tobia Passegato. “Mi hanno detto che Stellantis voleva fare un corto e parlare di circolarità, di riciclo. Ho chiesto se ci dovevano essere le macchine e hanno detto di no. Abbiamo avuto l’idea di un ragazzo che naufraga su un’isola di rifiuti. Ci siamo detti: non la prenderanno mai. E l’abbiamo presentata insieme ad altre due. Hanno scelto questa, la nostra idea del cuore. È stata una scelta coraggiosa”.

L’essenziale è invisibile agli occhi: Social Content Factory per Sapio Gruppo

‍L’essenziale è invisibile agli occhi è un corto molto particolare diretto Gian Luca Elasti, prodotto da Social Content Factory per Sapio Gruppo. Quel titolo è da prendere alla lettera: Sapio produce ossigeno e azoto, un prodotto non si vede. In occasione dei 100 anni dell’azienda, che ha una bella storia, è stato chiesto Social Content Factory di tradurla in un linguaggio più emotivo e meno descrittivo. “Il nostro punto di forza è il fatto di avere un prodotto invisibile che pone la sfida di come essere visto concretamente” spiega il regista. “È un bene invisibile ma abilitante. Per riflettere sul tema dell’invisibilità abbiamo stressato il tema dell’osservare. I protagonisti dell’azienda diventano così spettatori di un film nel film: in un teatro guardano la loro stessa storia. Un film nel film permette di raccontare una storia giocando con i supporti, dai vecchi documentari del istituto Luce ai contenuti girati con i mezzi di oggi”. A chiudere le proiezioni è stata ‍Una giacca rossa di Armando Antonio Mosca, Antonia Palamara, Elena Rogati, Erica Vitaterna, Federica Vallo, Sara Tizzano, un film non professionale da alcuni ragazzi al primo anno di università