Il suo nome è noto certamente ai più che hanno seguito le vicende del così detto Me Too delle agenzie di pubblicità. Tania Loschi, infatti, ne è stata protagonista, accendendo la miccia delle denunce.
Oggi si dice orgogliosa nell’annunciare, insieme ad altre quattro vittime di molestiə , la nascita di Re:B, collettivo che ha per mission il “rendere i luoghi di lavoro delle agenzie pubblicitarie liberi da ogni tipo di discriminazione di genere, in particolare molestie e abusi”.
Dicendosi non rappresentate da quanto oggi esiste, “è tempo di sradicare la cultura tossica, discriminatoria e sessista dall’interno del settore pubblicitario e non accetteremo più scuse e giustificazioni”, con Re:B le 5 founder vogliono dimostrare che un’alternativa è possibile.
Di qui il manifesto basato su tre pilastri: REBELLION, REBUILDING e REBOOTING, promuovendo azioni e prese di coscienza che sono certe porteranno a un cambiamento reale.
“Ribellarsi per ricostruire e riavviare un sistema che ne ha un urgente bisogno. Per raggiungere i nostri obiettivi, intendiamo da voce alle esperienze di molestie e abusi per mettere in luce un problema che richiede una soluzione immediata, ma non solo. Offriremo spazi di ascolto e supporto legale, servizi di valore per vittime e alleati. Cercheremo inoltre di instaurare un dialogo diretto e onesto con gli enti di vertice del settore pubblicitario italiano, educandole sul problema e cercando soluzioni per eradicarlo insieme.Crediamo che solo attraverso un approccio basato sull’autenticità, sul dialogo aperto e sulla presa di coscienza e responsabilità si possano davvero creare connessioni profonde che valorizzino le esperienze di tuttə”.
Re:B vuole essere anello di congiunzione tra professionisti di settore, agenzie, vittime, colpevoli, alleati, enti ed associazioni del settore pubblicitario. E invita tutti a unirsi.
IN DATA 12 LUGLIO 2023 A SEGUITO DELLA NOTIZIA SOPRA RIPORTATA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE RETTIFICA:
Buona sera redazione,