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L’Aie lancia l’allarme, gli italiani leggono sempre meno. Mercato in flessione del 20% dal 2011 e il digitale non aiuta. Parte la campagna #unlibroèunlibro
8 Ottobre 2014
La denuncia arriva, in occasione della Buchmesse di Francoforte, da Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori, sottolineando come quest’anno il 57% degli italiani non ha comprato neppure un libro. Insomma, peggio di noi in Europa è solo la Grecia.
L’evidenza maggiore dal Rapporto sullo stato dell’editoria 2014 realizzato da AIE è che continua a crescere il mercato digitale, sia in termini di titoli disponibili (le nuove uscite, nel 2013, sono 30.382 pari a 40.800 diversi formati di pubblicazione dei titoli, ulteriormente in crescita nel 2014), sia di peso sul mercato (3% nel 2013, circa il 5% la stima a fine 2014). Tanti ebook scaricati e letti, che però producono fatturati ancora modesti: non si arriva a 40milioni di euro (nel 2013) e con un’iva al 22% che limita di fatto le potenzialità di crescita del segmento editoriale digitale.
Questo in uno scenario di trasformazioni, punteggiato di segni meno: si restringe nel 2013 del 6,1% il bacino dei lettori (leggono almeno un libro in un anno solo 43 italiani su 100), si ridimensiona il mercato totale (-4,7% se nel computo si considera anche il non book, diversamente ci si attesta sul -6,8%), si registra un andamento negativo – per la prima volta – anche nel numero di titoli pubblicati (-4,1%). Torna a crescere invece – ed è l’altro elemento davvero significativo – il peso e il ruolo dell’editoria italiana in chiave internazionale: aumenta infatti la vendita di titoli all’estero (+7,3%) e torna a crescere l’export del libro fisico (+2,6%).Le performance si confermano negative nei primi otto mesi del 2014, secondo i dati Nielsen scende infatti rispetto allo stesso periodo del 2013 del -7,3% il numero di libri venduti nei canali trade (sono 4,6milioni di copie di libri venduti in meno in librerie, librerie online e grande distribuzione) e cala del – 4,7% il fatturato a prezzo di copertina (sono 36milioni di euro in meno).
E sempre a proposito di e-book, viene anche lanciata la campagna #unlibroèunlibro, perché in Italia un libro di carta e un libro digitale sono tassati in modo diverso. Dunque, l’intero mondo editoriale si mobilita affinché tutti i libri vengano trattati allo stesso modo, al di là del loro formato, per favorirne la diffusione. Gli obiettivi dell’iniziativa, che prevede un sito dedicato, profili Facebook e Twitter, pianificazione banner e stampa, e che verrà lanciata nelle prossime settimane, sono:• Dimostrare che una storia è una storia, indipendentemente dal supporto di lettura.
• Favorire la diffusione del libro in Italia anche attraverso l’aiuto delle nuove tecnologie, considerando che il nostro Paese è al penultimo posto in Europa per indice di lettura.
• Sensibilizzare gli altri Paesi europei sfruttando la presidenza italiana di turno in questo semestre presso l’Unione Europea.