Con un dorso speciale e un evento pubblico al teatro Dal Verme, il Corriere della Sera presenta giovedì 10 dicembre il progetto Il Bello dell’Italia. Si tratta di una inchiesta intorno al tema della bellezza, articolata sulla carta, sul web, sui social, sul territorio. Un racconto sviluppato sulle pagine del Corriere, connesso da una piattaforma digitale aperta, un evento diffuso in tutta Italia per dare voce nei territori ai macrotemi analizzati dal giornale.
Il Bello dell’Italia non è solo turismo e patrimonio artistico, nelle inchieste del Corriere, ma anche ricerca, artigianato, industria, design. L’obiettivo è quello di raccontare/fotografare/ condividere i tanti volti della bellezza italiana.
La ricerca si svilupperà articolandosi in otto cluster tematici:
– la bellezza della ricerca, ora è domani: un’indagine che spazia dalla scienza all’innovazione e all’hi tech per parlare delle nuove visioni necessarie per capire il domani.
– la bellezza del gesto e del gusto: partendo dallo stereotipo dell’italiano che parla anche con i gesti, esplorando cosa ci sia dietro, la nostra storia, il saper fare che si esprime nei territori come risposta all’omologazione, dall’artigianato al cibo (nel gesto del fare e dell’offrire) che esalta le specificità locali.
– la bellezza dell’età, il futuro del passato: spesso il nostro vivere presente ha tolto spessore e significato alle tappe delle vita, schiacciandole in un’età indefinita e congelata in cui tutto si mescola. Qual è la contropartita di questo livellamento? Attraverso l’incontro e la riflessione con intellettuali dalle vite straordinarie nascono racconti centrati sul tema delle radici e del futuro possibile.
– la bellezza del corpo, l’era dello stile libero: la metamorfosi del corpo e dei canoni estetici, dall’Italia della Magna Grecia all’estetica emaciata degli anni Duemila. Una ricerca su come il tempo abbia lavorato, cambiato, plasmato l’ideale di bellezza nelle forme e nei corpi reali, ma anche nell’immaginario delle persone.
– la bellezza della natura e dei paesaggi, vivere e abitare i nuovi equilibri: al centro l’ideale dell’Italia, gran bel Paese: uno stereotipo o una realtà? Quante di queste bellezze naturali resistono e quante sono sparite sotto colate di cemento? Un viaggio, non solo nel Paese martoriato, ma anche a caccia delle nuove, inedite bellezze italiane.
– la bellezza dei linguaggi, tra cultura e comunicazione: come sta cambiando la nostra lingua italiana e quale sia il suo futuro.
– la bellezza delle relazioni, le alleanze del cambiamento: oggi la partecipazione passa dall’intreccio sempre più fitto di relazioni nuove, pensiamo alla sharing economy, ai progetti dal basso, alla solidarietà diffusa e alla condivisione quotidiana, una riflessione sul desiderio di conoscenza reciproca e di collaborazione concreta che si oppongono ai grandi conflitti delle società in trasformazione.
– la bellezza del recupero, tutto si crea nulla si distrugge: l’arte del riciclo riprende una sapienza nel gestire le risorse tipica del nostro mondo contadino e pre industriale. Oggi grazie alle tecnologie i rifiuti sono risorse vere e preziose per ri-creare il nuovo, partendo dall’esistente.
Anche i lettori saranno coinvolti nel percorso. Già ora possono partecipare al concorso #SelfieItalia inviando le proprie immagini: l’obiettivo è costruire un itinerario visivo per raccontare la bellezza del nostro Paese attraverso i suoi paesaggi, le sue meraviglie e i volti degli italiani.
In questo viaggio è impegnata anche la Fondazione Italia Patria della Bellezza capitanata dal suo presidente Maurizio di Robilant e che vede coinvolti diversi imprenditori. Illy e Cantine Ferrari sono già official partner. Il Bello dell’Italia sarà presentato con un dorso speciale, in omaggio con il Corriere il 10 dicembre. Sempre il 10, alle 18.30 al Teatro Dal Verme di Milano, si terrà un evento aperto al pubblico (per partecipare: ilbellodellitalia@corriere.it).