Luca Cortesini, Chief Creative Officer DDB GROUP ITALY :”Felici del bronzo meritato a questo Cannes dal progetto Suitcase per Ikea. Perché è credibile, coerente con il lavoro che questo brand sta facendo. Ricordo che con il progetto ‘un posto da chiamare casa’ da sempre Ikea è impegnata a portare il senso di casa a chi ne ha più bisogno, al fianco di associazioni e istituzioni sociali. Negli ultimi 10 anni da Ikea Italia sono stati realizzati oltre 700 progetti di accoglienza. Le donazioni del progetto Suitcase sono state date in ogni Paese a ONG locali. Nel mondo, in 30 mercati, ha creato programmi dedicati a 2500 rifugiati per supportarli nello sviluppo delle competenze necessarie a ottenere un lavoro. Il tutto per dire che quando parliamo di progetti di purpose, sociali, è importante verificarne la portata”.
La tua opinione, quindi, è che in questo Cannes ci sia stata toppa purpose?
“Sì, sembra quasi che chi non salva il mondo non abbia senso. Ma la comunicazione è anche altro. Soprattutto la comunicazione deve avere senso per il brand. Deve essere un percorso credibile e coerente. Non a caso, a vincere, sono brand che restano, seppur innovando, fedeli a sé stessi e che non mentono”.
Peraltro abbiamo visto ancora molta coda lunga Covid e lock down, poco sulla guerra, per ovvie ragioni temporali. Voi siete stati rapidissimi.
“Sì abbiamo corso. Il progetto è stato lanciato lo scorso 22 aprile. Ma come già detto Ikea è anni che lavora sul senso di casa, è come se fosse una piattaforma di comunicazione sempre attiva che interagisce poi con le circostanze che rendono più impellente il suo intervento”.