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Una ricerca per scoprire la ‘Generazione Alpha’: i primi veri ‘nativi digitali a 360°’. L’indagine di Fiendz per BNP Paribas Cardif

Moderni, iperconessi, green, inclusivi: i bambini della Generazione Alpha, nati dal 2010 in poi, sono i primi veri “nativi digitali a 360 gradi”, i primi di una nuova umanità che sembra non conoscere barriere, né tra reale e virtuale, né tra uomo e donna, né tra etnie, e che ha a cuore il futuro del pianeta.

È questo l’identikit emerso dalla ricerca Tecnologica, inclusiva e green: benvenuta Generazione Alpha!, commissionata da BNP Paribas Cardif, e condotta da Friendz, Tech & Social company che ascolta le community digitali per ricavare small data e insights inediti. Lo studio, realizzato con un approccio innovativo, ha visto sia il coinvolgimento tramite app di circa 1.000 genitori con figli da 5 ai 10 anni, sia di 100 bambini che, grazie all’aiuto dei genitori stessi, hanno interagito rispondendo ad alcune domande utilizzando anche immagini e disegni. Tanti i temi affrontati per conoscere di più questa generazione, come l’uso dei device, il tempo libero e la sfera sociale, l’attenzione alla sostenibilità e all’inclusione, la sicurezza e il cyberbullismo, gli aspetti economici legati al loro mantenimento, e un focus sulle assicurazioni.

“Ogni generazione, dagli Over 65 ai Millennials fino alla Generazione Z, già al centro di altre nostre ricerche, ha caratteristiche uniche, ma con la Generazione Alpha abbiamo scoperto un mondo completamente nuovo”, afferma in una nota Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif. “I nati dal 2010 in poi riescono a rompere completamente gli schemi, regalandoci una vera e propria ‘ri-generazione’ umana che sovverte gli stereotipi di genere, supera le diversità culturali e difende il pianeta. Non sono solo semplici “nativi digitali” ma soprattutto “nativi social”, costantemente immersi tra vita reale e vita virtuale, esattamente la dimensione della nuova normalità. Una contaminazione che genera nuovi rischi e bisogni definendo la sfida all’orizzonte per il mondo assicurativo: proiettarsi nel futuro con soluzioni sempre più evolute, semplici e trasparenti per la protezione fisica e digitale di tutte le persone, anche dei più piccoli, rendendo l’assicurazione più accessibile”.

Ai bimbi della Generazione Alpha, figli dei già tecnologici millennials, spetta appieno il titolo di ‘nativi digitali’. Nati dopo Facebook, Instagram, YouTube e Twitter, non conoscono un mondo senza Internet e social media; è una parte del loro DNA. Secondo quanto dichiarato dai genitori, infatti, il 62% dei bambini inizia ad usare dispositivi tecnologici prima dei 5 anni; una percentuale che, di anno in anno, tende ad aumentare, a dimostrazione che l’età di accesso alla tecnologia si abbassa sempre di più. Come ci si aspettava, i bambini usano principalmente smartphone (62%) e tablet (55%). Il 53% può vantare, poi, almeno un dispositivo di sua esclusiva proprietà, anche se solo il 9% gode di completa autonomia nell’utilizzo, mentre il 45% è sempre controllato dai genitori e il 46% lo è a volte. Per cosa li usano principalmente? Per giocare (50%) e per guardare video o cartoni (21%), ma c’è anche chi lo usa per seguire le lezioni (10%). E per quanto tempo al giorno? In media 107 minuti, un po’ di più per i bimbi dagli 8 ai 10 anni (121 minuti) rispetto ai più piccoli (93 minuti).

Giocare e guardare video online sono attività che possono incollare i bambini agli schermi e, ovviamente, ai social. Tuttavia, non sono molti i bambini iscritti ad un social network (10%), ma tanti lo utilizzano senza un account personale. Tra i social preferiti e più usati i bambini indicano YouTube (63%) e TikTok (53%). Inoltre, le bambine sono più propense a creare video e contenuti per poi condividerli (59%) rispetto ai bambini (32%), più avvezzi all’uso “passivo” dei social: il 54% (per le bambine il 32%) guarda i contenuti ma non ne produce.

Al di là dei social network, le preferenze in tema di tempo libero tendono a variare molto con diverse sfumature tra maschi e femmine e per fasce d’età. In media, i giocattoli restano la prima scelta (47,5%), seguiti dal disegno (30%), stare con gli amici (29%) e guardare la TV (28%). Crescendo, i bambini dagli 8 ai 10 anni preferiscono in assoluto i videogame (48%) e lo sport (38%), senza trascurare gli amici (38%). Un tocco di creatività in più per le bambine della stessa età, che preferiscono le attività creative come musica e disegno (41%) e i giocattoli (40%).

In questi ultimi mesi anche le abitudini dei bambini della Generazione Alpha sono state stravolte da una serie di cambiamenti importanti. Il principale effetto del lockdown è stato l’aumento del tempo passato davanti alla TV, cresciuto per il 28% dei bambini. Si fa sentire molto la mancanza della scuola, come dichiara l’84% dei bambini, con punte che arrivano al 92% tra le bambine. Durante il lockdown, inoltre, il 27% ha patito il non poter stare con gli amici, il 20% con i nonni.

La Generazione Alpha ha un’anima molto “green”: il 39% dei bambini in tutte le fasce d’età si preoccupa, ad esempio, della raccolta differenziata, mentre il 43% -specialmente nella fascia d’età 8-10 anni- è molto attivo con progetti sul tema a scuola. Solo il 28% non è particolarmente sensibile alla sostenibilità ambientale. In generale tra i piccoli intervistati c’è molta preoccupazione per lo stato di salute del nostro pianeta: secondo il 54% la Terra sta “molto” o “abbastanza male”, per il 41%, invece, “così così”. Metà dei bambini coinvolti (51%) pensa che dovremmo fare molto di più per aiutare il pianeta.

In media, per metà dei genitori (50%) la quota spesa da ogni famiglia per tutte le esigenze del figlio è sotto i 200 euro mensili, per il 42% oscilla tra i 200 e i 400 euro, mentre solo il 3% dichiara di spendere più di 500 euro. Sul fronte dei consumi quasi cinque genitori su dieci (46%) indicano come voce più importante l’abbigliamento, seguita dalle attività extrascolastiche (17%).