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‘Tagliare il cavo (della tv)!’: negli Stati Uniti è crisi profonda per i fornitori di Cable e Sat Tv. Gli investimenti pubblicitari si stanno spostando sul video streaming

Sebbene i lockdown causati dalla pandemia possano aver avvantaggiato alcune tipologie di media, il tradizionale settore della pay TV, negli USA, storicamente il più grande mercato mondiale, non è uno di questi. In effetti, i fornitori di TV (via cavo, satellitare e di telecomunicazioni che siano) stanno perdendo il maggior numero di abbonati di sempre.

Entro la fine di quest’anno, un totale di 31,2 milioni di famiglie statunitensi avranno rinunciato alla TV via cavo, e 6,6 milioni di famiglie annulleranno i loro abbonamenti alla pay TV. Entro il 2024, più di un terzo delle famiglie statunitensi avrà abbandonato la pay TV.

“I consumatori stanno scegliendo di tagliare il cavo a causa dei prezzi elevati, soprattutto rispetto alle alternative di streaming”, ha affermato l’analista di eMarketer Eric Haggstrom in un’intervista a Insider Intelligence. “La perdita dello sport live nel primo semestre 2020 ha contribuito senza dubbio a ulteriori cali, ma, mentre lo sport sta tornando più o meno come in passato, le persone non torneranno alle vecchie forme abbonamenti via cavo o via satellite”.

In totale sono circa 77,6 milioni le famiglie statunitensi con pacchetti TV via cavo e satellitare (o di società di telecomunicazioni), in calo del 7,5% su base annua, la maggiore riduzione mai registrata. Inoltre, tale totale è sceso del 22,8% dal picco della diffusione della pay TV, che risale al 2014. Entro la fine del 2024, si prevede che meno della metà delle famiglie statunitensi continuerà ad essere abbonata ad un servizio tradizionale di pay TV.

“Con l’accumularsi delle perdite di abbonati alla pay TV, i fornitori di servizi via cavo si sono concentrati sui loro servizi Internet, che sono più redditizi e hanno beneficiato del passaggio dei consumatori allo streaming video”, ha aggiunto Haggstrom.

La perdita di spettatori è accompagnata da un forte impatto sulla spesa pubblicitaria televisiva tradizionale. Tale importo totale scenderà del 15% quest’anno a 60 miliardi di dollari, il minimo registrato dal settore a far data dal 2011. E sebbene è previsto un rimbalzo positivo parziale l’anno prossimo, la spesa pubblicitaria televisiva rimarrà comunque al di sotto dei livelli pre-pandemia almeno fino al 2024.

“Dati gli evidenti trend relativi ai tagli delle cable tv, all’erosione del pubblico e alla crescita dei video in streaming” – conclude Haggstrom – in futuro gli investimenti pubblicitari sono destinati a spostarsi sempre più dalla TV al video digitale”.