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Partnership strategica tra Tink e Revolut: la Payment Initiation (PIS) a portata di tutti i clienti grazie ai P2P payment e all’open banking

Tink, piattaforma di open banking, e Revolut, app finanziaria globale con oltre 18 milioni di clienti, hanno stretto una partnership strategica appunto per l’attività nell’open banking.

In particolare, la tecnologia di Tink, che alimenta i servizi di Payment Initiation (PIS), consentirà ai clienti di Revolut in tutta Europa di trasferire con estrema facilità il denaro sul proprio conto Revolut. I servizi di Payment Initation permetteranno agli utenti di connettersi al conto bancario da cui vogliono spostare il denaro, autorizzando l’operazione e completando istantaneamente il pagamento, senza mai lasciare l’app di Revolut.

“Quella di Revolut è una delle più grandi storie di successo ad aver contribuito alla rivoluzione dei servizi finanziari, grazie ad un’offerta di servizi in grado di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti”, dichiara in una nota Daniel Kjellén, co-fondatore e CEO di Tink. “Siamo entusiasti di far parte della prossima fase di crescita di Revolut e riteniamo che questa partnership rappresenti un passo importante nell’adozione di massa dei pagamenti basati su open banking in tutta Europa”.

“Siamo lieti di portare le soluzioni di Tink in Revolut”, aggiunge Ivan Chalov, Head of Retail di Revolut. “La partnership con Tink consentirà a Revolut di espandere i nostri servizi di open banking in nuovi mercati in modo rapido e sostenibile”.

Secondo una indagine di Tink condotta su 380 dirigenti del settore dei servizi finanziari in 12 differenti mercati europei, d’altronde, le istituzioni finanziarie di tutta Europa puntano molto sui pagamenti tramite open banking, riscontrando vantaggi tangibili per gli esercenti e i loro utenti finali.

Riguardo ai vantaggi più importanti per gli esercenti, tre su quattro dirigenti finanziari (74%) ritengono che l’aumento della sicurezza dei pagamenti e l’attenuazione delle frodi rappresentino i vantaggi chiave dell’open banking. Anche la possibilità di effettuare trasferimenti istantanei (70%) e la potenziale riduzione dei costi per gli esercenti (67%) sono considerati dei benefici essenziali.

L’indagine rivela anche i casi d’uso specifici che i dirigenti ritengono più adatti ai servizi di payment initiation (PIS) dell’open banking, focalizzandosi sui processi che spesso sono anti-intuitivi, frustranti e richiedono tempo per l’utente. Tra quelli ritenuti più utili spiccano i trasferimenti peer-to-peer (P2P), i pagamenti di fatture e bollette, i trasferimenti di fondi per investimenti e risparmi ed i pagamenti e-commerce.

Tuttavia, la ricerca evidenzia che c’è ancora del lavoro da fare per garantire che i pagamenti tramite open banking realizzino il loro vero potenziale. Il 75% degli intervistati a livello europeo ritiene che la consapevolezza dei consumatori (user awareness) sia fondamentale per l’adozione dei pagamenti tramite open banking, percentuale che sale fino all’81% tra i soli intervistati italiani.