Outbrain ha presentato questa mattina Unveil, l’evento virtuale dell’azienda che si è svolto in tre diversi fusi orari: Asia-Pacifico, Europa e Stati Uniti.
“Il 2020 è stato un anno senza precedenti, che ha sfidato molte industrie, compresa la nostra, a superare gli ostacoli meno prevedibili”, ha esordito Yaron Galai, CEO e co-fondatore di Outbrain. “Abbiamo visto in prima persona l’impatto dello scorso anno, ma, in qualità di veterani nel digital advertising, sappiamo anche che facciamo tutti parte di un’industria potente e resiliente. Siamo sempre stati concentrati sulla creazione di modi innovativi per connettere gli inserzionisti con i loro clienti. Crediamo che una pubblicità eccezionale non sia solo quella rilevata dalle visualizzazioni e dalla copertura, ma è soprattutto l’esperienza dell’utente, che può guardarla, sceglierla e cliccarvi sopra. Questo è ciò su cui si basa Unveil: aiutare i brand a capire meglio come creare connessioni”.
Durante la discussione si è ascoltato il team dirigenziale di Outbrain, distribuito in tiutto il mondo, da Londra a Sidney, parlare su come sarà il 2021 e su come la società si sia impegnata nello stabilire rapporti adeguati con i consumatori, nell’ascoltare le loro indicazioni e nell’anticipare le loro esigenze.
“L’anno appena chiusosi”, ha ricordato l’altro CEO, David Kostman, “ha lavorato come una time machine ad una velocità inimmaginabile in precedenza. Il boom del digital – in tutte le sue forme, dal telelavoro all’eCommerce – e la crescita di contenuti pay e in streaming rappresentano altrettanti percorsi che il mondo ha ormai imboccato, e dai quali non retrocederà”.
Uno degli elementi chiave è la ormai acquisita centralità dei contenuti, che sempre più spesso travalicano per efficienza e ritorni la tradizionale pubblicità display.
A questo proposito è stata presentata anche la piattaforma ‘Native Awareness +’, ancora in beta testing nei mercati mondiali, che rappresenta lo strumento più efficente per la pianificazione del native advertising, capace di moltiplicare per quattro il click through rate rispetto alla pubblicità tradizionale, efficace tanto sui social media quanto nell’open web.