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Nella serata del Super Bowl, ben quattro sono i commercial degli Exchange dedicati alle cryptovalute. Non è bastato il maxi price tag a scoraggiarli (e menomale…)

“I tifosi hanno una probabilità doppia di conoscere le criptovalute rispetto ai non sportivi, quelli appassionati arrivano a tre volte tanto”, ha affermato Sam Bankman-Fried, Fondatore e Ceo di Ftx, alle testate della stampa americana prima dell’appuntamento del Super Bowl. E in effetti mondo delle cryptovalute ha non solo investito pesantemente sull’evento di risonanza mondiale, ma si è allargato all’intero mondo dello sport professionistico.

Ben quattro i commercial legati alla criptovalute trasmessi durante la partita: eToro, Coinbase, FTX e Crypto.com, incuranti del ‘mega tag price’ della pianificazione richiesto da NBC. Spot divertenti, che hanno sicuramente allargato il pubblico potenziale del mondo cripto, ma non privi di un colpo di scena finale.

Ma guardiamoli uno per uno

eToro

eToro ha approfittato del Super Bowl per lanciare un nuovo spot, secondo molti con un omaggio al mondo dei meme token e coins. Accattivante ma secondo alcuni anche quello meno legato, concettualmente, alle criptovalute. Notevole il tema musicale, una rivistazione di ‘Fly Me To The Moon‘.

Crypto.com

Un spot decisamente nuovo, che ha affiancato quello ‘classico’ con Matt Damon, e che sfrutta la popolarità del campione di basket Leroy James. Il protagonista è diventato di recente partner proprio di Crypto.com, anche in ottica di creazione di programmi educativi a tema cripto per i quartieri e le città più svantaggiate, e la sua figura emerge da un colloquio con il figlio in una rappresentazione dell’eterno binomio ‘docente-discente’, tradotta però in un linguaggio reso attuale dallo slang usato da entrambi.

FTX

Qui lo spot si basa soprattutto sul protagonista, Larry Davis, celebre negli USA e anche in Europa, che gestisce una cavalcata nella storia, partendo dalle Piramidi egizie per arriva allo smartphone, negando ogni volta la validità di ciò che gli viene mostrato, dalla ruota alla forchetta, alle toilette, arrivando a negare ogni validità alle criptovalute. Ovvia la conclusione: ‘Non fate come Larry, non perdete il prossimo futuro‘. Certamente lo spot con la maggior relazione con le cryptovalute e gli NFT.

Coinbase

Eletto a furor di popolo il miglior commercial della serata – e qualcuno vorrebbe togliere di mezzo la qualificazione – a conferma che una ‘grande idea’ non abbisogna di soluzioni tecniche complesse per sfondare presso il proprio target. Ma anche il protagonista di un possibile finale a doppio senso. Il concorso abbinato, che ha messo in palio tre milioni di dollari in bitcoin a coloro che avessero ‘catturato’ il QR Code con lo smartphone, ha prodotto un esito imprevisto. Un crash inaspettato del sito di Coinbase che è stato ‘sommerso’ dai wannabe partecipanti, pochi minuti dopo la visione dello spot.

Forse un’astuta mossa di marketing, per continuare a fare parlare di sè anche dopo l’on air dello spot?