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Meta cede Giphy a Shutterstock per 53 milioni di dollari, ubbidendo all’ingiunzione della CMA. L’operazione si chiude in netta perdita, rispetto ai 400 milioni di dollari sborsati per l’acquisizione

meta giphy

Shutterstock ha comunicato martedì di aver sottoscritto un accordo con Meta per l’acquisizione di Giphy, il più grande repository di GIF al mondo. L’azienda di Menlo Park ha quindi rispettato l’ordine che la CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito ha emesso al termine dell’indagine avviata quasi tre anni fa, all’atto dell’acquisizione avvenuta il 15 maggio 2020.

L’obiettivo di Menlo Park era l’integrazione della piattaforma con i tre social network di Meta: Facebook, Instagram e WhatsApp. Obiettivo, per cui Facebook (allora) aveva sborsato ben 400 milioni di dollari, fallito per l’opposizione della CNA che da sola (le analoghe strutture della UE e degli USA non avevano sollevato obiezioni all’operazione) aveva ordinato a Meta di cedere la società. La CMA aveva infatti identificato conseguenze negative per la concorrenza attraverso possibili pratiche commerciali scorrette (ad esempio la limitazione dell’accesso all’enorme libreria di GIF) e un rafforzamento della posizione dominante di Meta nel mercato del display advertising.

Nonostante lo scontato ricorso di Meta, la decisione è stata confermata e ora Meta ha venduto Giphy a Shutterstock in netta perdita, ricavando solo 53 milioni di dollari dalla cessione. La transazione dovrebbe essere completata entro il mese di giugno.