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LinkedIn chiuderà le sue Stories entro il mese di settembre. Il tentativo dei video ‘temporanei’ si è rivelato un flop, allo studio un nuovo progetto

“Una delle cose che amo di più del mio lavoro è la capacità di sperimentare costantemente per trovare nuovi modi per migliorare le esperienze degli utenti su LinkedIn”, ha scritto in un blogpost qualche giorno fa Liz Li, Senior Director of Product di LinkedIn. “In un mese, lanciamo e testiamo centinaia di nuove funzionalità, analizzando in tempo reale i feedback che riceviamo dai nostri utenti”.

Un ‘mettere la mani avanti’ che suona un poco strano, quasi si dovesse preparare il pubblico a una novità inattesa. E infatti, la notizia è che le Stories su LinkedIn, hanno fatto il loro tempo. “L’anno scorso abbiamo introdotto Stories come un modo divertente e informale per condividere rapidi aggiornamenti video […]. Ora, stiamo facendo evolvere il formato Stories in un’esperienza video reinventata su LinkedIn che è ancora più ricca e colloquiale”, ha continuato Li. “Come parte di questa modifica, rimuoveremo l’attuale esperienza nelle Storie entro la fine di settembre, mentre lavoriamo al nuovo progetto che vedrà la luce a breve”.

La ragione ufficiale sembra dunque avere a che vedere con l’essersi accorti in questi mesi che gli utenti LinkedIn non amano i contenuti ‘a scadenza’: i video sarebbero potuti essere un ottimo modo di raccontare la propria storia professionale o mostrare ‘dal vivo’ la propria expertise, ma come scrive lo stesso LinkedIn sulla propria piattaforma, per queste stesse ragioni gli utenti chiederebbero un formato di più ‘duraturo’, che rimanga e – soprattutto – che sia facilmente linkabile ai propri profili. E se nell’annuncio ufficiale si legge tra le righe la consapevolezza di aver sbagliato a credere che i video solo temporanei avrebbero incentivato il coinvolgimento sulla piattaforma, le ricadute per il social network sono più severe: le LinkedIn Stories chiudono nel segno di un chiaro insuccesso di pubblico, al di là del ‘tatto’ utilizzato per dare la comunicazione ufficiale.

“Le storie ti hanno fornito un modo semplice per condividere approfondimenti, chiedere aiuto e reagire alle notizie e agli aggiornamenti del settore”, ha scritto ancora Li, scoprendo – inaspettatamente verrebbe da chiosare – che la gente avrebbe voluto video più permanenti.

Comunque, la prossima sospensione delle Stories si abbina alla chiusura di Fleet, per mettere il sigillo finale su una pluralità di esperienze ‘temporanee’ che non hanno incontrato il gradimento del pubblico professionale, proprio di LinkedIn. E questo nonostante la recente acquisizione di Jumprope, un’app video molto utilizzata fin qui soprattutto per creare tutorial, guide e contenuti del tipo ‘how-to’ metta LinkedIn di fronte al dilemma di che cosa farne. Con ogni probabilità, Jumprope virerà su contenuti video più professionali, ma la vera questione è se LinkedIn, utilissimo per presentare il proprio CV a chiunque nel mondo fosse interessato a selezionare una professionalità simile, riuscirà a trovare la sua reason why più estesa, capace di fargli fare il tanto atteso salto di qualità.

Finora purtroppo ci sono stati solo tentativi senza troppo successo…