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Le Poste Svizzere lanciano un criptofrancobollo basato sulla blockchain Ethereum. Ma non sono i primi (nè gli ultimi) a farlo…

Le Poste svizzere hanno messo in circolazione, giovedì 25 novembre, 175 mila criptofrancobolli: il prezzo di ogni esemplare di Swiss Crypto Stamp, così è stato denominato il nuovo francobollo, è di 8.90 franchi, circa 8.50 euro.

“A prima vista, spiegano alle Poste svizzere, assomiglia a un francobollo classico, in cui vengono raffigurati il Cervino e la luna, su uno sfondo blu. Si presenta, inoltre, anche con una forma numerica, con tanto di codice QR”. Il quale consente l’accesso a un suo ‘gemello’ digitale. Di quest’ultimo ce ne sono 50, dei 175 mila messi in circolazione, che sono rarissimi perché unici: dietro il codice QR si trova, infatti, un motivo raro, destinato a far decollare il valore del francobollo.

Spinte anche dalla coincidenza con il Black Friday, le richieste – da tutta Europa, anzi da tutto il mondo – sono giunte copiose e già la mattina di venerdì scorso, della 175 mila copie emesse, tre quarti erano state vendute ai filatelici più rapidi. Anche se affrancabile, visto il ‘taglio’ consistente e l’essenza peculiare – un NFT – questa emissione è sostanzialmente destinata agli appassionati, che si sono da parte loro gettati nella corsa all’acquisto del nuovo francobollo svizzero.

“La filatelia”, ha dichiarato Stefan Dauner, portavoce de La Posta, al quotidiano Le Nouvelliste, un quotidiano del cantone Vallese, “è un hobby che occupa molte persone. Con lo Swiss Crypto Stamp abbiamo voluto aprire un nuovo universo per tanti appassionati”.

Questa emissione, tuttavia, non è la prima al mondo, come hanno erroneamente scritto i quotidiani italiani che hanno riportato la notizia sulla loro pagine. Già a metà del 2019, infatti, le Poste Austriache avevano ‘tokenizzato’ i loro francobolli, utilizzando la stessa blockchain, Ethereum, usata dalle Poste svizzere. L’emissione è consistita in 178.000 francobolli, e i più rari di questi – le serie Gialla e Rossa – valgono oggi fino a 20.000 euro, contro i 6,90 euro di valore nominale.

Sempre oggi, invece, si è diffusa la notizia che anche gli Emirati Arabi Uniti (UAE) emetteranno il loro criptofrancobollo, in forma di NFT, il 2 Dicembre 2021, in concomitanza con il 50esimo anniversario dell’indipendenza dal protettorato britannico. In occasione di questo Golden Jubilee verranno emesse dall’Emirates Post Group (EPG) – secondo quanto si sa – quattro diversi francobolli, che possiederanno ciascuno il proprio ‘gemello’ su NTF garantito dalla blockchain, e saranno collezionabili grazie alla loro controparte fisica. La versione premium, di maggior valore intrinseco, sarà quella denominata ‘The Golden Jubilee 2021’ che contiene all’interno della NFT un grammo d’oro, mentre gli altri tre francobolli commemorano alcuni momenti della storia, e del futuro, degli UAE.

Anche l’ONU, ovviamente, ha messo in cantiere alcuni criptofrancobolli, gli ONU Cripto Stamp: questi NFT sono stati emessi dalle tre sedi – Vienna, New York e Ginevra – delle Nazioni Unite, per un totale di 30.000 unità ciascuna, e devono essere ‘autenticati’ sulla BlockChain Ethereum inserendo online, sul sito ONU, un codice segreto che viene ‘grattato’ sul retro del francobollo dall’acquirente. I francobolli sono stati emessi dall’ONU il 24 Novembre 2020 e sono disponibili in tre tagli, da 7,75 Dollari, 7 Euro e 8 Franchi Svizzeri, in minifogli da un francobollo ciascuno.