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La azioni di Twitter perdono oltre il 9% a Wall Street, raggiungendo i 33,29 dollari. L’onda lunga del disappunto di Musk

Le azioni di Twitter sono scese di quasi il 10% nelle contrattazioni di oggi, lunedì 11 luglio, raggiungendo i 33,29 dollari alle ore 13, fuso orario di New York, in quanto gli investitori hanno anticipato la battaglia legale potenzialmente lunga tra l’azienda di social media ed Elon Musk per la sua mossa di abbandonare un accordo per l’acquisto della società, rivelata venerdì a contrattazioni chiuse.

Le azioni di Twitter hanno perso circa un terzo del loro valore dal 25 aprile, quando l’offerta di acquisto di Musk è stata accettata dal consiglio di amministrazione della società. Da quando è stato firmato l’accordo, gli investitori sono diventati sempre più scettici sul fatto che l’acquisizione da parte del miliardario sudafricano, naturalizzato americano, sarebbe avvenuta nei termini concordati. Le azioni di Twitter sono state scambiate al di sotto del prezzo di 54,20 dollari offerto da Musk e ben al di sotto dei massimi di 70 dollari raggiunti l’anno scorso.

Musk ha discusso per mesi con i dirigenti di Twitter in merito alla sua richiesta di ottenere informazioni sul modo in cui Twitter individua e conta gli account di spam sulla piattaforma. Ha persino espresso il suo disappunto online, arrivando a twittare un’emoji di cacca a Parag Agrawal, l’Amministratore Delegato della società, in risposta al suo tweet che spiegava come Twitter rileva gli account di spam. Gli esperti hanno affermato che il ragionamento di Musk non è legalmente valido e ritengono che la sua attenzione ai falsi account possa essere una tattica per contrattare un prezzo di acquisto decisamente più basso.