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Il pomodoro Pachino è tracciato con la tecnologia blockchain grazie alla piattaforma AgriOpenData di EZ Lab

La tecnologia blockchain per tracciare il pomodoro Pachino dal campo al supermercato, e combattere così le contraffazioni e le sofisticazioni alimentari, garantendo sostenibilità ambientale e sociale. È il contenuto dell’accordo che la Pmi innovativa EZ Lab, attraverso il suo partner locale TechNrgy srl, ha stretto nei giorni scorsi con il Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino IGP.

I produttori del celebre frutto rosso siciliano possono ora utilizzare AgriOpenData, piattaforma digitale proprietaria sviluppata da EZ Lab, per registrare in modo immutabile tutte le informazioni della filiera, a tutela di un’eccellenza del Made in Italy tra le «vittime eccellenti» della contraffazione. Tutti dati che ora diventano a portata di smartphone: il consumatore, visualizzando un QR Code stampato sulla confezione, accede alla «carta d’identità» del prodotto, dal campo dove quei pomodori sono stati raccolti allo stabilimento in cui sono stati confezionati, risalendo l’intera catena della distribuzione.

Un traguardo importante per EZ Lab che, dopo l’accordo con i produttori di un ortaggio simbolo dell’agricoltura italiana, lancia una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd per rafforzarsi e crescere ancora in vista di nuovi obiettivi.

La campagna, al via dal 18 febbraio per una durata di 60 giorni, ha un obiettivo di raccolta di 500 mila euro. Risorse che saranno investite in due direzioni: da un lato verso il consolidamento dell’ottimo posizionamento già raggiunto in ambito agrifood, dall’altro per l’avvio di joint venture e partnership con aziende di nuovi settori come energia, supply-chain, logistica, legaltech, Insurtech, smart cities, manifatturiero, arte e anticontraffazione.

Il progetto coinvolge un team multidisciplinare di manager, ricercatori e tecnici tra cui agronomi, informatici, esperti di blockchain e di comunicazione e marketing. La partecipazione è aperta a tutti, con un investimento minimo fissato in circa 250 euro che dà diritto a una detrazione fiscale pari al 30%.

“La tecnologia blockchain è la chiave d’accesso per garantire la fiducia nelle transazioni economiche tra gli operatori”, afferma nella nota Massimo Morbiato, Ceo e Fondatore di EZ Lab. “Noi siamo tra i primi ad averla applicata con successo all’economia reale, con una particolare specializzazione nel settore agrifood. L’accordo con il Consorzio di tutela del Pomodoro di Pachino IGP è l’ultimo di una lunga serie, che inizia nel 2016 quando abbiamo realizzato il primo caso al mondo di tracciabilità nella filiera vitivinicola, dal campo alla bottiglia, creando un registro blockchain per il vino della Cantina Volpone. Il nostro mestiere è creare fiducia: ora chiediamo fiducia agli investitori per portare questo know-how unico al servizio di altri ambiti produttivi”.