Interactive

Il comparto della AR/VR bloccato di colpo alla vigilia della definitiva esplosione. Ma nel secondo semestre tornerà a volare

Non serve nascondersi, L’impatto del Covid-19 si sta facendo sentire a livello internazionale e anche il comparto dell’AR/VR non è esente dalle sue conseguenze. Le stime del relativo mercato vedono un calo del 10,5% nel primo trimestre 2020, seguito da un calo del 24,1% nel secondo, secondo il Report di IDC distribuito a fine marzo.

Tuttavia, il Tracker per la realtà aumentata e la realtà virtuale trimestrali mondiale vede anche un rimbalzo nella seconda metà del 2020, che comporterà un aumento del 23,6% dall’anno scorso. La crescita a lungo termine sarà forte per tutto il periodo previsto con spedizioni che raggiungeranno i 76,7 milioni di unità nel 2024, con un tasso di crescita annuale composto dell’81,5%.

Queste cifre riguardano i prodotti hardware, visori, headset e accessori, però sono indicativi della resilienza di un comparto che era sul punto dell’esplosione definitiva, e paradossalmente potrebbe trovare nuova linfa proprio dalle restrizioni della quarantena globale: la diffusione del virus sta avendo anche un effetto positivo sulla domanda poiché un numero crescente di consumatori e dipendenti rimane chiuso in casa e cerca soluzioni AR e VR come modo di collaborare più efficacemente con i colleghi, oltre che di intrattenere se stessi e le proprie famiglie.

Oltre ai consumatori, anche le aziende continueranno a spingere il mercato verso l’alto, sull’onda di una domanda crescente man mano che le aziende utilizzeranno la tecnologia per guidare un’ampia gamma di scenari di formazione. Oltre agli esempi tipici di formazione di persone per lavori che comportano attrezzature costose o situazioni pericolose, stiamo assistendo a un notevole miglioramento nell’interesse dell’utilizzo della realtà virtuale per l’addestramento delle competenze trasversali.

Il tutto mentre siamo, volenti o nolenti, costretti a ‘vivere’ creando nuovi scenari e nuovi business, attraverso internet e lo smartphone, che si traducono in nuove, profonde esperienze immersive. Ecco che VR e AR hanno la stessa portata rivoluzionaria della tv, del pc e dello smartphone di cui sono la naturale evoluzione, diventando molto velocemente parte della nostra cultura, del nostro stile di vita quotidiano, esattamente come è accaduto per le altre tecnologie basate sulla comunicazione e sull’intrattenimento.