Interactive

Il backlash del ban di TikTok colpisce negli USA e a Londra: Fastly rivede al ribasso le sue stime sugli utili e perde un terzo in Borsa. Ma ByteDance non ne risente

Il provider IaaS, Fastly, con sedi negli Stati Uniti e a Londra, ha fatto registrare una perdita netta nel terzo trimestre del 2020, dovuta secondo l’azienda, al basso traffico sviluppato da TikTok, il suo più grande cliente.

Secondo i dati di ricerca raccolti dal business analyst Stock Apps, TikTok ha rappresentato il 10,8% dei ricavi totali dell’azienda per il periodo di nove mesi terminato il 30 settembre 2020. Per il periodo di tre e sei mesi terminato il 30 giugno 2020, ha rappresentato rispettivamente il 13% e il 12% delle entrate. La riduzione del traffico è avvenuta a causa del minacciato divieto di TikTok negli Stati Uniti: Fastly ha sottolineato infatti che prevede che la riduzione del traffico si estenda fino al quarto trimestre del 2020.

Già a metà ottobre 2020 l’azienda aveva annunciato che avrebbe mancato le previsioni di ricavi per il terzo trimestre. Da una precedente previsione (da 73,5 a 75,5 milioni di dollari), aveva infatti rivisto la proiezione delle entrate da 70 a 71 milioni. Dopo l’annuncio, le azioni della società sono crollate del 37%.

Tuttavia, Fastly ha registrato un aumento del numero di clienti, da 1.951 nel secondo trimestre del 2020 a 2.047 nel trimestre in esame. Anche il numero di clienti aziendali è cresciuto a 313 da 304 nel trimestre precedente. Anche la spesa media dei clienti aziendali durante il periodo è stata di 753.000 dollari, rispetto ai 716.000 nel secondo trimestre del 2020. In particolare, il segmento di clienti aziendali ha rappresentato l’88% dei ricavi totali dei 12 mesi trascorsi. Fastly ha anche rettificato la sua perdita operativa non GAAP che raggiungerà a fine anno fiscale i 19,1 – 23,1 milioni di dollari.

Ma il calo del traffico su Fastly non significa un’analoga flessione sui conti di ByteDance, la casa madre di TikTok. In effetti la app, che è stata al centro di un contenzioso con gli USA non ancora risolto, fornisce un contributo minimo alle entrate complessive di ByteDance. Piuttosto, la società si affida alla versione cinese dell’app TikTok, Douyin, che genera il 60% delle sue entrate pubblicitarie. Inoltre, il 20% proviene da Jinri Toutiao, il suo aggregatore di notizie, mentre Xigua, il suo sito di video di lunga durata, contribuisce meno del 3%.

In Cina, ByteDance si trova al secondo posto dietro Alibaba per ricavi pubblicitari digitali. Ha superato Baidu nel primo semestre del 2019, rappresentando il 23% della spesa pubblicitaria digitale totale in Cina, equivalente a 7,6 miliardi di dollari. Alibaba, d’altra parte, tocca il 33% dei ricavi, pari a 10,9 miliardi.