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Il 60% delle ragazze e il 62% delle donne non si sente rappresentato nei videogiochi. Dove lancia ‘Real Virtual Beauty’, un insieme di impegni per contrastare gli stereotipi di bellezza anche nel mondo virtuale

Dove lancia Real Virtual Beauty, un insieme di impegni sostenuti da partner dell’industria del gaming, tra cui il team educativo Epic Games’ Unreal Engine’s e Women in Games, per contrastare gli stereotipi di bellezza e garantire alle prossime generazioni di giocatori e giovani creator gli strumenti necessari per costruire l’autostima e la fiducia nel proprio corpo.

Da oltre 60 anni, Dove si impegna a creare un’esperienza positiva di bellezza per le donne e le giovani ragazze – lavorando per infrangere canoni estetici dannosi tali da incidere quotidianamente sul modo in cui donne e giovani ragazze si sentono nei confronti del proprio corpo nonché sulla loro autostima. Attraverso i suoi programmi convalidati a livello accademico, il Dove Progetto Autostima ha raggiunto più di 82 milioni di giovani in 150 paesi. Il numero di donne e giovani ragazze che giocano ai videogiochi sta crescendo come mai prima d’ora, ed è proprio in questo contesto che Dove sta portando avanti il suo impegno per creare un mondo virtuale più inclusivo.

È per questo che Dove ha lanciato Real Beauty in Games Training, un corso di formazione unico nel suo genere, sviluppato in collaborazione con il Centre for Appearance Research (CAR) ed esperti del settore. Attraverso questo programma, il brand incoraggia i designer di giochi a rappresentare negli avatar la diversità e autenticità della vita di tutti i giorni e a evitare di contribuire alla diffusione di stereotipi e pregiudizi nella progettazione degli avatar.

I partecipanti che completeranno il corso avranno l’opportunità di mostrare i loro lavori finali con il lancio di una galleria online di personaggi ‘Real Virtual Beauty’ – curata da Dove e disponibile sulla Art Station di Epic Games – contribuendo, così, a elevare lo standard per la rappresentazione autentica, diversificata e inclusiva di donne e ragazze nel mondo dei giochi.

Parallelamente, il Dove Progetto Austostima intende garantire alla prossima generazione di creatori e giocatori gli strumenti per costruire l’autostima e la fiducia nel proprio corpo attraverso il lancio di SuperU Story, la prima esperienza Roblox al mondo – in collaborazione con Toya – progettata per educare all’autostima.

Oggi 1,3 miliardi di donne e ragazze costituiscono la metà della comunità globale dei giochi, con un 60% che inizia a giocare prima di aver compiuto 13 anni. Una nuova ricerca di Dove – co-pubblicata insieme a Women in Games, organizzazione internazionale che mira a creare condizioni di parità per le donne nel settore dei videogame, e il Centre for Appearance Research (CAR) – rivela che i videogiochi riflettono ancora modelli di bellezza basati su standard rigidi, tali da far sentire sotto rappresentate molte donne e danneggiare, così, l’autostima delle ragazze.

Leandro Barreto, Dove Global Vice President, commenta nella nota: “In Dove crediamo che la bellezza debba essere una fonte di sicurezza, non di ansia, in ogni aspetto della vita, sia reale che virtuale. Nell’ambito della missione sociale di Dove per promuovere la fiducia e l’autostima, stiamo adottando misure per affrontare la proliferazione di stereotipi negativi nell’industria del gaming in rapida crescita. Attraverso il nostro lavoro con il team educativo di Unreal Engine e Women in Games, insieme al lancio di SuperU Story – speriamo di avere un impatto reale su milioni di donne e ragazze che trascorrono il loro tempo libero giocando”.

A conferma del suo impegno costante nel rappresentare una bellezza inclusiva e autentica, il brand offrirà una serie di sovvenzioni e premi ai migliori designer di personaggi di Real Virtual Beauty, supportandoli nel finanziare e diffondere il loro lavoro e dando loro l’opportunità di apparire in alcuni dei più importanti giochi del settore. La galleria di personaggi Real Virtual Beauty comprenderà risorse per avatar utilizzabili gratuitamente in Unreal Engine 4 e 5.

“La rappresentazione delle donne nelle piattaforme, nei prodotti e nei servizi di gioco è da tempo un problema”, spiega Marie-Claire Isaaman, CEO di Women in Games. “Come attivisti, Women in Games ha come obiettivo principale quello di sostenere le donne e le ragazze nell’industria dei giochi e, in generale, tutti coloro che giocano. Siamo quindi lieti di vedere Dove e i suoi alleati nell’industria dei giochi affrontare questo problema con l’introduzione della Real Virtual Beauty Library e del Real Beauty in Games Training Programme, oltre che con il lancio di Super U Story. Ciò che conta davvero è che gli strumenti innovativi e la formazione raggiungano il pubblico di riferimento, dove c’è l’opportunità di avere un impatto reale. Women in Games sostiene con determinazione questo obiettivo per far sì che ciò accada”.