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Fondazione Unipolis e Podcastory insieme per l’Agenda 2030 ONU: un contest per creare podcast che immaginano un futuro possibile

Raccontare storie di azioni possibili per trasformare il mondo secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, attraverso un concorso letterario per la creazione di podcast. È questo lo scopo del nuovo progetto ‘17 storie per il 2030′ promosso da PODCASTORY con la collaborazione di Fondazione Unipolis e il Patrocinio dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dalle Nazioni Unite, chiama all’azione tutti i Paesi e tutte le componenti della società civile – dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e cultura fino al singolo cittadino – per garantire un futuro possibile. A meno di dieci anni al 2030, diventa sempre più urgente sensibilizzare e responsabilizzare le persone sulla necessità di partecipazione e impegno comune per poter realizzare questa ambiziosa sfida.

Sulla scia di questo proposito, Fondazione Unipolis – la Fondazione d’impresa del Gruppo Unipol e del Gruppo UnipolSai, dei quali costituisce uno degli strumenti più rilevanti per la realizzazione di iniziative di responsabilità sociale, nel quadro della più complessiva strategia di sostenibilità – desidera intercettare e condividere le riflessioni della comunità su come immagina di poter trasformare il mondo secondo gli SDGs.

Per farlo, ha deciso di rivolgersi a Podcastory realizzando insieme un progetto che si sviluppa attraverso una serie originale e inedita di podcast dedicati all’argomento e generata attraverso 16 concorsi letterari promossi in rete, che si susseguiranno nell’arco dei prossimi mesi La prima serie di contest sul tema ‘Povertà e disuguaglianze’ dedicata ai Goal 1, 2, 5, 10 è aperta da oggi (31 marzo) al 10 maggio 2021 sul sito di Podcastory. A dare il via alla playlist un podcast realizzato con la partecipazione della Direttrice di Unipolis, Marisa Parmigiani, dedicato al Goal 17, già disponibile sulle principali piattaforme di podcasting.

Marisa Parmigiani, Direttrice Fondazione Unipolis

“Nell’Agenda ONU – racconta nella nota Marisa Parmigiani, Direttrice della Fondazione Unipolis – abbiamo ritrovato la nostra agenda di lavoro con gli ambiti di intervento fondamentali per una società più giusta, più inclusiva, capace di cooperare e con un respiro di lunga durata. È stata un’opportunità per riallineare le politiche e azioni sviluppate, verificando la loro coerenza con i 17 Obiettivi”.

L’iniziativa ha tra l’altro, il Patrocinio dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile ASviS, un’organizzazione che oggi riunisce oltre 290 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, nata su impulso di Unipolis insieme all’Università di Tor Vergata, per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 in Italia e per mobilitare l’intero Paese per la sua realizzazione, attraverso un intenso lavoro di rete.

Davide Schioppa, CEO Podcastory

“Podcastory ha sin dall’inizio posto, come sua mission, la creazione e la condivisione di contenuti di valore, soffermandosi su tematiche che fossero di rilevanza per il nostro tempo, che potessero costituire un momento di riflessione e di crescita, individuale e collettiva. E grazie a uno strumento capace di intercettare pubblici diversi, crediamo – afferma Davide Schioppa, CEO di Podcastory – di poter contribuire alla diffusione di valore aggiunto”.

“Raccontare storie e costruire contenuti sono processi ad alta capacità di coinvolgimento”, continua Marisa Parmigiani. “Il nostro intento è chiamare a raccolta le risorse della società e invitarle a ragionare, secondo una logica di cittadinanza attiva. Ecco il perché di una partnership con Podcastory e di un contest letterario. Cerchiamo storie vere, inventate, futuriste, che possano far sentire tutti parte di un percorso, di un mondo che è ben lontano, a oggi, dal mondo ideale dove vorremmo vivere, dal mondo sostenibile che ci meritiamo e che possiamo però creare, insieme”.