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Elon Musk offre i terminali Starlink per la connessione dell’archipelago di Tonga, colpito dall’eruzione del vulcano sottomarino

Elon Musk, il miliardario proprietario di SpaceX e del suo provider Internet satellitare Starlink, si è offerto, tramite Twitter, di fornire supporto a Tonga, dopo che le comunicazioni nell’arcipelago del Pacifico meridionale sono state interrotte dai disastri naturali. L’eruzione di un vulcano sottomarino e il conseguente tsunami la scorsa settimana hanno causato due rotture nei principali cavi sottomarini che forniscono Internet e altre comunicazioni a Tonga.

Rispondendo a un rapporto di Reuters in cui si afferma che l’interruzione di Internet potrebbe durare per circa un mese, Musk si è rivolto tramite Twitter ai cittadini di Tonga per chiedere se vogliono che SpaceX fornisca terminali Starlink.

L’agenzia di stampa statunitenese ha segnalato difficoltà nella riparazione del cavo subaqueo di 827 km, che collega Tonga alle Fiji e alle reti internazionali. L’operatore Digicel Tonga ha affermato che c’è anche un’interruzione in un cavo domestico, vicino all’origine dell’eruzione vulcanica.

Tuttavia, Musk ha anche fatto presente le difficoltà nel fornire copertura satellitare nell’area, da qui la sua richiesta di ‘chiare conferme’. Apparentemente, il provider di servizi satellitari rivale SES non ha tali difficoltà: ieri (20 gennaio) ha svolto un ruolo determinante nell’aiutare Digicel Tonga a ripristinare le capacità di chiamata internazionale. L’operatore aveva precedentemente dichiarato che la sua rete mobile era operativa su Tongatapu, l’isola principale dell’arcipelago.