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Ecco il ‘MetaHistory Museum of War’ che raccoglie e vende NFT sulla guerra con la Russia per sostenere la popolazione ucraina. Le prime opere prezzate 0,15 ethereum l’una

Il Ministero della Trasformazione Digitale dell’Ucraina ha presentato il MetaHistory  Museum of War, un museo in NFT che metterà in vendita opere legate al conflitto in corso. L’obiettivo è quello di incrementare il supporto economico alla resistenza, con questo nuovo progetto che fonda arte e digitale: il ‘museo’ ha lo scopo infatti di raccontare e ricordare la guerra e l’invasione russa attraverso gli NFT, i Non Fungible Token, le opere digitali accompagnate da un certificato di proprietà non replicabile, conservato su una rete di blockchain ethereum.

“Mentre la Russia usa i carri armati per distruggere l’Ucraina, noi ci affidiamo alla rivoluzionaria tecnologia blockchain. Il Museo è il luogo dove custodire la memoria della guerra, per celebrare l’identità e la libertà ucraine”, ha scritto su Twitter Mykhailo Fedorov, ministro della Trasformazione digitale che in questo mese di invasione ha chiamato all’appello tutti i big della tecnologia per le sanzioni alla Russia, e chiesto e ottenuto da Elon Musk il supporto dei router satellitari per Starlink.

I lavori, o meglio gli NFT, realizzati con documentazioni di testate giornalistiche affidabili, verranno venduti per aiutare e sostenere l’esercito e la popolazione ucraina. Il primo lotto sarà pubblicato il 30 marzo sul sito ufficiale metahistory.gallery/warline. Nel corso di un’intervista al portale specializzato CoinDesk, Danil Melnyk uno dei fondatori del museo, ha sottolineato che il MetaHistory NFT Museum è aperto a chiunque voglia presentare le sue creazioni online.

“Gli NFT saranno creati in ordine cronologico, secondo gli eventi così la vera storia sarà salvata e custodita”, proclama orgogliosamente il MetaHistory Museum of War nella sua presentazione. “E gli artisti rappresenteranno come la guerra è percepita dalla pacifica popolazione dell’Ucraina sovrana, dal suo pieno scoppio al momento della celebrazione della vittoria ucraina. La formula di ogni NFT è chiara e semplice: ogni token è una vera notizia da una fonte ufficiale, corredata da un’illustrazione di artisti, sia ucraini sia internazionali”.

Dopo una presentazione della collezione e un esame da parte della direzione artistica, il creator riceverà un link dove poter caricare gli NFT, che verranno inviati alla blockchain di ethereum, insieme ai bitcoin, una delle criptovalute più usate per le donazioni all’Ucraina. Ogni NFT verrà venduto al prezzo di 0,15 eth, circa 450 euro, e tutti i profitti andranno al portafoglio ethereum del Ministero della Trasformazione Digitale. Come è stato riportato dalla testata The Verge, al lancio saranno quotate 54 opere digitali, che coprono i primi tre giorni di guerra di fine febbraio. Il progetto è basato su una piattaforma di vendita NFT della società blockchain Fair.xyz.

Questa non è la prima iniziativa tecnologica dell’Ucraina da quando è scoppiata la guerra. Secondo Alex Bornyakov, viceministro ucraino della Trasformazione Digitale, a inizio marzo Kiev ha raccolto un totale di 100 milioni di dollari in donazioni in criptomoneta. E i primi di marzo un’opera in formato NFT, raffigurante la bandiera dell’Ucraina, ha raccolto oltre 6,7 milioni di dollari. L’iniziativa è stata lanciata dall’organizzazione UkraineDAO e sostenuta da una militante del gruppo delle Pussy Riot.